Il Cagliari riacciuffa il Napoli nella sfida alla “Unipol Domus” valida per la 26ª giornata di Serie A grazie a Luvumbo che risponde nel recupero ad un colpo di testa di Osimhen dopo un assolo di Raspadori. Esordio sfortunato per Francesco Calzona in campionato dopo il pari contro il Barcellona in Champions League. I campioni d’Italia muovono la classifica salendo a quota 37 ma restano a ben undici lunghezze dal quarto posto momentaneamente occupato dal Bologna, per il Cagliari arriva un pareggio insperato per come si era messo il secondo tempo e acciuffa Sassuolo e Verona a quota 20 punti.
La partita
Claudio Ranieri, che cerca la seconda vittoria del 2024, cambia un solo elemento rispetto al pari di Udine: fuori Zappa, dentro Nandez. Per Francesco Calzona, all’esordio in campionato dopo il debutto in Champions League contro il Barcellona, i cambi sono tre, uno per reparto: fuori lo squalificato Di Lorenzo, Cajuste e l’acciaccato Politano, dentro Mazzocchi, Zielinski e Raspadori.
Primo tempo
Prima parte di gara avara di emozioni, con i due portieri che non hanno mai sporcato i guantoni. Ritmi molto bassi, con il Cagliari che chiude tutte le linee di passaggio e difende molto stretto, costringendo gli ospiti a commettere errori soprattutto tecnici. Il Var annulla il vantaggio del Cagliari che era arrivato grazie ad una sfortunata deviazione di Rrahmani ma al momento della punizione calciata da Gaetano, Lapadula è in fuorigioco e va a disturbare proprio il difensore kosovaro che aveva beffato Meret. Si chiude una prima frazione nella quale i padroni di casa hanno spaventato in più di una occasione i campioni d’Italia – nel finale di frazione Luvumbo spreca di testa a porta vuota dopo una uscita di Meret – che non sono mai stati pericolosi dalle parti di Scuffet: il Napoli non segna in trasferta da oltre 500 minuti, l’ultima marcatura è stata, infatti, quella di Elmas al 79’ contro l’Atalanta nella vittoria all’esordio di Walter Mazzarri in panchina lo scorso 25 novembre.
Secondo tempo
Superata l’ora di gioco, dopo un avvio convinto dei partenopei, il Cagliari ha nuovamente preso le misure agli ospiti, costringendoli nella loro metà campo, soprattutto a causa sia dell’aggressione sul portatore che del pressing alto una volta persa la sfera. Nel momento più difficile della partita per il Napoli, Osimhen raccoglie un cioccolatino di Raspadori e di testa supera Scuffet portando avanti i suoi e mettendo la parola fine al digiuno dei gol segnati lontano dal “San Paolo”. A venti dalla fine un episodio che farà parlare tanto: Pavoletti resta a terra dopo uno scontro con Juan Jesus ma il fallo netto, essendo fuori area, non potrà essere oggetto di review da parte del Var: l’ex di turno abbandona il terreno di gioco e Ranieri è costretto a sostituirlo dopo soli 15’ dal suo ingresso in campo. In un finale caratterizzato da perdite di tempo, infortuni e cambi, il Napoli ha tre occasioni per chiudere il match ma su un errore clamoroso di Juan Jesus, il solito Zito Luvumbo batte sull’uscita Meret e riacciuffa i campioni d’Italia facendo esplodere lo stadio.
Il tabellino
CAGLIARI (4-4-2): Scuffet; Nandez, Dossena, Mina, Augello (76’ Oristanio); Deiola, Makoumbou, Luvumbo, Jankto (62’ Zappa); Gaetano (61’ Viola), Lapadula [61’ Pavoletti (76’ Petagna)]. Allenatore: Claudio Ranieri
NAPOLI (4-3-3): Meret; Mazzocchi (85’ Ostigard), Rrahmani, Juan Jesus, Olivera; Anguissa, Lobotka, Zielinski (79’ Cajuste); Raspadori (79’ Lindstrom), Osimhen (85’ Simeone), Kvaratskhelia (73’ Politano). Allenatore: Francesco Calzona
Marcatori: 66’ Osimhen (N), 96’ Luvumbo (C)
Ammoniti: Lapadula (C), Luvumbo (C), Nandez (C), Deiola (C)
Arbitro: Luca Pairetto (Nichelino)