Alzi la mano chi si sarebbe aspettato che, nell’anno di grazia 2024, un veterano della satira politica made in Italy avrebbe fatto sbellicare dalle risate mezza America. Sebbene la comicità sia una delle cose più difficili da tradurre, a Maurizio Crozza sono bastati due minuti e spiccioli nei quali prende in giro senza pietà le infinite gaffe commesse ogni giorno dall’attuale inquilino della Casa Bianca per diventare la star dell’universo social vicino a Donald J. Trump. I numeri visti su X, l’ex Twitter, in quanto alle visualizzazioni della gag trasmessa qualche giorno fa nel programma “Fratelli di Crozza” sono incredibili. Nel giro di poco più di undici ore, uno degli account più attivi della cosiddetta Trump Nation ha raccolto più di 3,3 milioni di visualizzazioni per lo sketch del comico genovese. Non si è trattato nemmeno di un caso isolato, visto che nelle ore successive molti altri account molto popolari hanno rilanciato il video o alcune parti di esso, facendo diventare Crozza il comico del momento dall’altra parte dell’Atlantico.
Un successo immediato
Le regole della “viralità” sono misteriose ma, almeno in questo caso, il successo del comico italiano è facilmente spiegabile. Visto che il risultato delle primarie in South Carolina è stato talmente netto da convincere tutti i media ad assegnare la vittoria a Trump in meno di un minuto dalla chiusura delle urne, gran parte dei commentatori del movimento MAGA si sono ritrovati con parecchio tempo per le mani. Uno di loro, l’account @EndWokeness, ha pensato di raccogliere la clip del programma di Nove e diffonderlo ai suoi 2,3 milioni di follower su X, ottenendo un riscontro incredibilmente positivo. Nel giro di pochissime ore, altri account molto popolari, a partire dal commentatore di Fox Clay Travis, hanno rilanciato il messaggio, facendo notare come l’intero mondo stesse prendendo in giro l’inquilino della Casa Bianca.
Italian TV just aired this skit mocking Joe Biden and his cognitive decline pic.twitter.com/uAMai8BBTQ
— End Wokeness (@EndWokeness) February 25, 2024
L’attore Rob Schneider ha rigirato il coltello nella piaga, dicendo che, una volta, i programmi satirici della televisione americana, dal famoso Saturday Night Live della Nbc fino alle strisce quotidiane di David Letterman o Jay Leno, non si sarebbero fatti problemi a prendere in giro politici potenti anche se parte del Partito Democratico. Il successo del tweet è dimostrato da più di 10.000 citazioni, ovvero condivisioni del video con un messaggio aggiunto, per aggiustare ulteriormente il tiro. Il fatto che Crozza parlasse in inglese ha sicuramente aiutato ma nessuno si sarebbe aspettato che canali televisivi di mezzo mondo, dall’Arabia Saudita alla Russia, riprendessero la clip così in fretta.
La satira Usa non fa più ridere
Se molti commentatori hanno semplicemente notato come questa clip dimostri che buona parte del mondo si è accorta del declino delle funzioni cognitive di Joe Biden, buona parte delle critiche si sono scagliate contro la satira statunitense, che sta vivendo un momento certo non felice. I programmi late night, una volta in grado di influenzare pesantemente l’opinione pubblica, sono diventati sempre più banali, perdendo ore ed ore a prendere in giro Trump, i suoi sostenitori e portando avanti l’agenda del governo. Le conseguenze in termini di ascolti sono state devastanti, tanto da convincere Jimmy Kimmel, host di un talk show notturno sulla Abc, a far capire che questa sarà la sua ultima stagione. Questa non è che l’ultima vittima di un segmento della televisione mainstream che negli anni ‘80 e ‘90 era un fenomeno culturalmente molto rilevante: l’anno scorso, il Late Late Night Show condotto da James Corden era stato cancellato mentre altri comici, da Steven Colbert a Jimmy Fallon sono prossimi a fare la stessa fine.
Late night host Stephen Colbert goes on an unhinged rant about Donald Trump‘s legal issues. pic.twitter.com/QtddWZcPKU
— TENET Media (@watchTENETnow) February 17, 2024
C’è chi dà la colpa di questa crisi al fatto che il successo dei servizi di streaming stia riducendo l’audience della televisione generalista ma i commentatori di destra sembrano pensarla in maniera diversa. La satira americana è diventata corporate, timida, incapace di prendere in giro la propria parte politica, schierandosi sempre e comunque a sostegno della current thing, l’ultima velina arrivata dall’establishment a sostegno di questa o quella posizione. Alla lunga, scatenarsi contro gli elettori in un monologo al limite del ridicolo come ha fatto recentemente Colbert, furibondo per il fatto che gli elettori repubblicani non abbiano ancora mollato Trump ha convinto molti a cambiare canale. La satira non fa più ridere, visto che non può affrontare una serie infinita di argomenti per paura di offendere questo o quel personaggio politico. In realtà, quindi, il successo di Crozza è dovuto al fatto che uno sketch del genere sarebbe impensabile nella televisione americana, dove l’obiettivo è sempre più portare acqua alla propria parte politica. Magari non avrà un futuro oltreoceano ma il comico genovese ha il merito di aver ricordato a molti americani come la satira dovrebbe essere: irriverente, feroce e puntuta.