Il richiamo del capo dello Stato contro «le volgarità che distorcono il confronto elettorale». Sergio Mattarella pronuncia parole di condanna per gli «insulti intollerabili» alla premier Giorgia Meloni. La «solidarietà» del presidente della Repubblica arriva dopo gli ultimi episodi di tensione verso la premier, prima da parte del governatore della Campania Vincenzo De Luca, «Quella str…», e poi dalle manifestazioni di piazza. In quella di due giorni fa a Roma, con 1200 manifestanti riuniti in ricordo di Valerio Verbano, militante dell’area di Autonomia operaia ucciso 44 anni fa, è stato bruciato un fantoccio di cartone con le sembianze della premier. Le indagini sono in corso e al vaglio ci sono le immagini della polizia scientifica. «Si assiste a una intollerabile serie di manifestazioni di violenza: insulti, volgarità di linguaggio, interventi privi di contenuto ma colmi di aggressività verbale, perfino effigi bruciate o vilipese, più volte della stessa Presidente del Consiglio, alla quale va espressa piena solidarietà», ha detto Mattarella parlando con un gruppo di studenti al Quirinale. «Il confronto politico, la contrapposizione delle idee e delle proposte, la competizione, anche elettorale, ne risultano mortificate e distorte», ha aggiunto.
Ma ancora ieri De Luca in polemica per i fondi europei alla Campania ha replicato alla premier definendo il suo uno «stile da stracciarola»: «C’è una campagna di aggressione mirata e di falsificazione che si accompagna sempre all’aggressione politica perché c’è bisogno di colpire la credibilità. Dobbiamo stare attenti, non possiamo dare spazio a chi adotta lo stile stracciarola, fatto di volgarità, di approssimazione, di mistificazioni e di arroganza». E dopo giorni di silenzio pur di fronte al linguaggio usato dal «suo» governatore, la segreteria del Pd Elly Schlein decide di commentare le parole di Mattarella: «Questa violenza politica va condannata e non è accettabile. Gli avversari si battono con le idee e le proposte in una sana dialettica democratica. Ha ragione il Presidente nel dire che gli atti di violenza e aggressività verbale o fisica non devono trovare alcuno spazio».
All’intervento del capo dello Stato seguono gli appelli della politica ad abbassare i toni del confronto. Per Maurizio Lupi, leader di Noi Moderati, il manichino bruciato è stato «un gesto violento e intimidatorio, sintomatico di una intolleranza feroce, bisogna fermare questo clima di odio». Anche la ministra Daniela Santanchè ringrazia Mattarella: «Mattarella è coraggioso molto più di esponenti della sinistra di questa nazione». Il ministro dell’Agricoltura Lollobrigida parla di «un clima di odio sempre più preoccupante». Polemiche per un post sul profilo Facebook di Luca Blasi, assessore nel Municipio Tre di Roma, che elogia la manifestazione romana: «Solo infinita gratitudine per la Roma Antifascista e per il mio quartiere. La nostra gente, l’altra faccia. Avanti uniti!».