Tutti sappiamo che allenarsi fa bene al nostro organismo e benessere psico-fisico ma non tutte le tipologie di allenamento sono le stesse: alcuni ricercatori internazionali hanno determinato l’efficacia di alternare esercizi di resistenza (quindi con l’aiuto dei pesi), dell’attività aerobica e della resistenza combinata (con l’esercizio aerobico) per prevenire il rischio di malattie cardiovascolari.
Cosa dice lo studio
La ricerca chiamata CardioRace è pubblicata sull’European Heart Journal e ha preso in esame 406 adulti di età compresa tra 35 e 70 anni in sovrappeso o obesi e con una elevata pressione del sangue: i partecipanti sono stati inseriti casualmente nel gruppo di resistenza (102), in quelli degli esercizi aerobici (101), tra quelli con resistenza combinata più esercizio aerobico (101) e chi non rientrava in nessuna di queste categorie (102). A tutti i partecipanti è stata assegnata un’ora di esercizio seguito da personal trainer abbinato a un tempo ben preciso tre volte ogni settimana per un anno intero. Il fine era quello di capire come si comportasse la pressione arteriosa, il colesterolo, la percentuale di grasso corporeo e i valori del glucosio a digiuno.
L’importanza del “mix” di esercizi
“Sia i gruppi aerobici che quelli combinati hanno avuto significativi miglioramenti rispetto al gruppo che si allenava soltanto con la resistenza“, hanno spiegato i ricercatori. “Il solo esercizio aerobico e la resistenza combinata più esercizio aerobico, ma non l’esercizio di resistenza da solo, hanno migliorato il profilo composito sul rischio di malattie cardiovascolari rispetto agli gruppi di adulti con sovrappeso o obesità“, hanno aggiunto.
Indipendentemente dal fatto che si possa essere in sovrappeso e soffrire di malattie cardiovascolari, il fine ultimo della ricerca è inquadrare i benefici di fare un allenamento misto, alternato cioè ad aerobica e resistenza, per ottenere risultati migliori anche in termini di prevenzione ed efficacia per il nostro organismo. I ricercatori sottolineano anche che i dati ottenuti suggeriscono anche brevi esercizi aerobici o di resistenza (anche meno di un’ora la settimana) “possono essere sufficienti per fornire benefici cardiocircolatori sostanziali“.
Oltre a chi si trova in sovrappeso, gli studiosi hanno visto che gli adulti con massa corporea magra hanno migliorato il loro benessere dopo un anno rispetto al gruppo di controllo (quelli che non rientravano in nessuna specifica categoria), “che è una chiave per mantenere un peso sano e potrebbe essere considerato un modo per preservare la massa muscolare nei programmi di perdita di peso che inducono la perdita muscolare in individui con obesità”. Esercitarsi con i soli pesi, inoltre, è una tipologia di esercizio più accessibile soprattutto per gli individui che hanno maggiore difficoltà a muoversi (obesi) “che potrebbero trovare l’esercizio aerobico (ad esempio la corsa) meno tollerabile a causa del loro peso elevato”.
I ricercatori hanno scoperto che il sistema cardiorespiratorio e la forza muscolare, ossia gli indicatori che stabiliscono il metro di successo dell’allenamento aerobico e di resistenza, sono migliorati continuamente nell’arco di un anno: in questo modo, chi segue un paziente può prescrivere esercizi ad hoc che possono essere monitorati con facilità e precisione.
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