I risultati dell’autopsia effettuata sul corpo di Paolo Pasqualini, il 39enne aggredito e ucciso domenica scorsa mentre faceva jogging nel bosco di Manziana (Roma) da tre cani rottweiler, parlano di una morte davvero atroce. L’uomo aveva sul corpo ferite tanto profonde da aver perso un ingente quantitativo di sangue, arrivando a uno choc emorragico.
Gli esiti dell’esame autoptico
Come disposto dalla procura della Repubblica di Civitavecchia, sul corpo del runner è stata eseguita l’autopsia, così da risalire alle cause esatte del decesso. I risultati hanno confermato la ricostruzione degli inquirenti: a uccidere Paolo è stata la feroce aggressione dei cani, che lo hanno letteralmente sbranato vivo.
Nel corso della mattina di oggi, venerdì 16 febbraio, è stato effettuato l’esame presso il dipartimento di medicina legale dell’Università La Sapienza di Roma. I medici legali hanno trovato e analizzato numerose ferite da morso, presenti su tutto il corpo. In particolare, hanno scritto i professionisti, molte delle lacerazioni si trovavano sul collo, sul viso e sugli avambraccio dell’uomo, cosa che dimostra come il 39enne abbia disperatamente tentato di difendersi dalla furia dei rottweiler. Nel corso dell’autopsia, i medici hanno individuato anche una profonda lacerazione anche su una delle gambe di Pasqualini.
Evidente la causa del decesso. Le ferite hanno provocato un’abbondante fuoriuscita di sangue, che ha portato a uno choc emorragico. Si tratta di una seria e veloce perdita extravascolare, che comporta una riduzione del sangue in circolo nei vasi sanguigni. In una situazione simile, la gittata cardiaca si riduce di conseguenza, fino alla morte.
L’ipotesi di omicidio colposo
Un vero e proprio orrore quello vissuto da Paolo Pasqualini, uscito di casa per fare una semplice corsa e trovatosi ad affrontare la furia dei tre animali. I rottweiler, descritti come cani tranquilli dai loro proprietari, si erano allontanati dall’abitazione e per ragioni ancora da comprendere hanno assalito il 39enne.
Al momento nei confronti dei proprietari dei cani, attualmente indagati, si procede con l’ipotesi di omicidio colposo. Il legale degli ex coniugi ha smentito la presenza di un allevamento clandestino, e ha precisato che la provenienza dei rottweiler “Arian, Aron e Apollo è certificata, e gli stessi sono stati regolarmente registrati all’anagrafe canina e coperti da garanzia assicurativa per responsabilità civile, come previsto dalla legge“.