Clima di altissima tensione a Rafah. Secondo quanto riportato dall’emittente israeliana Channel 12, un adolescente palestinese è stato ucciso dalla polizia di Hamas. In base a una primissima ricostruzione, il giovane – identificato come Muhammad al-Araja – sarebbe stato raggiunto da alcuni colpi di pistola dopo aver provato a sottrarre del cibo da un camion di aiuti umanitari al valico tra la Striscia di Gaza e l’Egitto insieme ad altre decine di persone. Un’esecuzione che ha scatenato la veemente reazione dei presenti, con tanto di scontri nei quali sarebbe anche stato incendiato il cancello del valico.
Secondo quanto riferito dall’emittente israeliana, una folla di palestinese avrebbe provato a rubare del cibo dai camion di aiuti giunti al valico di Rafah. La reazione della polizia di Hamas è stata immediata e a dir poco violenta: gli agenti avrebbero aperto il fuoco per allontanare i malintenzionati e impedire il passaggio della folla in territorio egiziano. Così un funzionario: “Un gruppo di sfollati ha dato fuoco a dei pneumatici davanti al cancello principale del valico di Rafah. Poi sono entrati nel valico e hanno attaccato i camion degli aiuti alimentari che erano in arrivo nella Striscia di Gaza”.
מהומות במעבר רפיח: נער פלסטיני ניסה לקחת סיוע הומניטרי מתוך המשאיות יחד עם רבים אחרים – נורה למוות, ככל הנראה בידי שוטרי חמאס
בתגובה: רבים ממשפחתו של הצעיר הגיעו למעבר – והתפתחו עימותים של המונים. גם שער הכניסה של המעבר הוצת. משטרת חמאס התערבה בניסיון לדכא את המהומות@N12News pic.twitter.com/GxGnuX4Rs0— ספיר ליפקין | Sapir Lipkin | سابير ليبكين (@sapirlipkin) February 16, 2024
Gli agenti sono stati inviati da Hamas per mettere in sicurezza i tir ma l’uccisione dell’adolescente ha scatenato l’escalation della violenza. Molti membri della famiglia della giovane vittima hanno raggiunto immediatamente il valico di Rafah e avrebbero dato vita a violenti scontri con la polizia del gruppo terroristico palestinese. Secondo quanto reso noto dall’emittente, qualcuno avrebbe dato alle fiamme il cancello di ingresso del valico. Attesi aggiornamenti nel corso delle prossime ore.
La situazione a Rafah è rovente. Nelle scorse ore migliaia di persone hanno gridato slogan contro Hamas e il suo leader Sinwar. Ma c’è soprattutto grande preoccupazione per la possibile offensiva di Israele. Nonostante gli inviti della comunità internazionale ad aspettare prima di espandere l’operazione, lo Stato ebraico sembra intenzionato ad entrare in azione. Non ha utilizzato troppi giri di parole il ministro del gabinetto di guerra Benny Gantz: “Non ci sarà un solo giorno di cessate il fuoco fino a che i nostri ostaggi non saranno tornati a casa. Anche con l’approssimarsi del mese di Ramadan la battaglia può continuare. Agiremo in dialogo con i nostri partner, Egitto incluso. Indirizzeremo la popolazione verso le aree protette”. Occidente – Italia in primis – e Paesi arabi al lavoro per carcere soluzioni per il cessate il fuoco e arrivare alla soluzione di due popoli e due Stati.“Non possiamo non continuare a chiedere a Israele di aspettare ad attaccare Rafah. È necessario cercare il cessate il fuoco per la liberazione degli ostaggi e consentire gli aiuti umanitari alla popolazione civile”, le parole del ministro degli Esteri Antonio Tajani a margine della Conferenza sulla sicurezza di Monaco.