Il gigante automobilistico svedese Volvo ha fatto un passo significativo nel suo impegno verso la sostenibilità ambientale, confermando quanto annunciato lo scorso anno in merito allo stop della produzione di veicoli a gasolio, prevista per il 2024. Questa decisione è stata sancita con la produzione dell’ultima V60 Cross Country diesel, prodotta nello stabilimento di Gand, in Belgio.
L’ultima V60 Cross Country
Questo annuncio rappresenta una mossa decisa verso la transizione verso veicoli a propulsione più ecologica e riflette l’impegno di Volvo verso “la riduzione delle emissioni nocive e il progresso verso un futuro più sostenibile”, come spiegato dal brand. La V60 Cross Country, un’icona nel settore delle station wagon, ha rappresentato un pilastro della gamma di prodotti Volvo per molti anni. Con la sua versatilità e l’indole fuoristradistica, ha guadagnato un seguito fedele di clienti in tutto il mondo. Tuttavia, con i cambiamenti nel panorama automobilistico e l’accento crescente sull’elettrificazione, Volvo ha ritenuto opportuno concludere la produzione di vetture diesel (che hanno da sempre caratterizzato buona parte delle immatricolazioni del brand).
Lo stabilimento di Gand, dove è stata assemblata l’ultima V60 Cross Country diesel, è stato uno dei punti focali della produzione di Volvo in Europa. La decisione di concludere la produzione di auto diesel in questa sede segna una trasformazione significativa nella strategia produttiva dell’azienda e sottolinea il suo impegno verso tecnologie più pulite e sostenibili. Il percorso è stato avviato già nel 2021, quando in concomitanza con la strategia promossa dal colosso cinese Geely, il brand si è impegnato a riorganizzare stabilimenti, risorse e investimenti per la fatidica soglia del 2030, anno dal quale intende promuovere un’offerta 100% elettrica.
L’elettrico è la strada?
È importante notare che Volvo ha già fatto passi significativi nell’elettrificazione della propria gamma di veicoli, con l’introduzione di modelli ibridi plug-in e completamente elettrici, non ultimo la celebre Volvo EX30. La decisione di interrompere la produzione di auto diesel è coerente con la visione dell’azienda di diventare completamente neutrale dal punto di vista climatico entro il 2040. Questo annuncio potrebbe anche avere impatti significativi sull’industria automobilistica nel suo complesso, spingendo altri produttori a riconsiderare le loro strategie di produzione e ad accelerare l’adozione di tecnologie più pulite. Una direzione però non condivisa da tutti. C’è chi ipotizza un cambio di rotta entro il 2026, anno in cui si deciderà in via definitiva in vista della fatidica data del 2035 per l’Europa: molti costruttori hanno già “tirato i remi in barca” su molti aspetti, rallentando la produzione di auto elettriche e, addirittura, cancellando o rimandando diverse decine di modelli.