Test di Medicina, ecco le date del 2024: come si svolgerà la prova

Test di Medicina, ecco le date del 2024: come si svolgerà la prova

Sono state rese note le date per i Test di ingresso a Medicina: martedì 28 maggio e martedì 30 luglio sono i giorni scelti dal Ministero dell’Università e della Ricerca (Mur). Se è vero che rispetto allo scorso anno non cambierà la tipologia di prova, ossia 50 domande ognuna delle quali con una sola risposta esatta tra cinque da completare nell’arco di 90 minuti, a cambiare sarà innanzitutto la banca dati (previsti migliaia di quesiti) che verrà messa disposizione dal Cisia (Consorzio Interuniversitario Sistemi Integrati per l’Accesso) dalla quale gli studenti potranno “allenarsi” e, perché no, magari ritrovarsene qualcuna proprio il giorno dell’esame. Nel dettaglio, sono previste cinque domande di Logica, 23 di Biologia, 15 di Chimica e 13 tra Fisica e Matematica. Le altre domande, invece, riguarderanno gli studi pregressi dei candidati.

Rispetto alle prove del 2023, poi, verrà meno il cosiddetto “meccanismo di equalizzazione”, ossia il punteggio che viene preso in considerazione per stilare le gradutatorie finale che teneva conto “della difficoltà del singolo quiz per rendere equa la comparazione delle prove”. Quest’anno, invece, la prova si potrà ripetere una seconda volta con lo studente che, alla fine del mese di agosto, inserità in graduatoria il punteggio migliore tra i due test per avere maggiori possibilità di entrare all’Università.

Le novità per il prossimo anno

La vera riforma del Test di Medicina avverrà il prossimo anno come ha già annunciato nelle scorse settimane la ministra dell’Università e ricerca, Anna Maria Bernini, quando ha parlato di “Un percorso di riforma complessiva per l’iscrizione a Medicina“. Il numero chiuso come è inteso per entrare a Medicina “per come lo abbiamo conosciuto ed ereditato non esiste già più. Abbiamo aumentato i posti di oltre tremila unità quest’anno e l’incremento è stimato in 30mila nei prossimi sette anni”, aveva sottolineato. Secondo quanto scrive il Corriere, i tremila studenti del quarto anno di liceo che avevano superato la prova ottenendo l’entrata in graduatoria, per la decisione del Tar dovranno rifare il concorso ma il ministero sta cercando una soluzione per capire dove si potrà intervenire pur rispettando la sentenza del Consiglio di Stato.

Come avevamo visto, lo slittamento delle date a primavera inoltrata e in piena estate si è resa necessaria dopo che il Mur aveva spiegato, con una nota, come non ci fossero più i tempi tecnici “a causa dei vari ricorsi presentati e delle modifiche che si stanno apportando al sistema dei Tolc, gestito dal consorzio Cisia, per le parti che si possono migliorare”. La legge, infatti, impone che debbano trascorrere 60 giorni da quando viene emanato il decreto e fino alla data in cui vengono svolti i Test.

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