Violentò con un’asta di legno la 90enne alla quale badava: l’orrore dello straniero

Violentò con un'asta di legno la 90enne alla quale badava: l'orrore dello straniero

Avrebbe violentato sessualmente e causato ferite intime ad una donna di 90 anni, alla quale faceva sostanzialmente da badante. Lo avrebbe fatto utilizzando in particolare un’asta di legno. E dopo esser finito a processo con le accuse di violenza sessuale aggravata e lesioni personali, è stato condannato proprio nelle scorse ore a sette anni di reclusione. Protagonista della vicenda che arriva dalla provincia di Brescia è un uomo di 53 anni originario dell’India, residente in Italia da tempo. Secondo quanto riporta oggi la stampa locale, l’episodio che gli è stato contestato e per il quale è stato riconosciuto colpevole in primo grado sarebbe avvenuto nei mesi scorsi. All’epoca dei fatti, il 53enne straniero aveva a quanto pare una relazione sentimentale con l’anziana coinvolta in questa storia.

Che sarebbe nata da una frequentazione quotidiana: l’uomo era non di rado nell’abitazione della pensionata, le dava spesso una mano con i lavori di casa e le faceva in pratica da badante, sulla base delle ricostruzioni effettuate dagli investigatori. Di fatto, in quel periodo viveva nell’appartamento della donna, come suo ospite. Un giorno però, secondo quanto ha ricostruito la pubblica accusa in un secondo momento, l’uomo avrebbe abusato della novantenne. Di più: l’avrebbe violentata con l’utilizzo di un’asta di legno. Una violenza che avrebbe provocato alla vittima una serie di lesioni intestinali e che l’avrebbe per questo motivo costretta ad un ricovero in ospedale. A denunciare l’accaduto nelle ore successive sarebbe stata a quanto pare la stessa 90enne, raccontando quel che aveva subìto. Per una denuncia che portò all’arresto del cittadino straniero, detenuto in carcere dalla scorsa estate. Quest’ultimo, tramite il proprio avvocato, avrebbe negato la ricostruzione di chi indaga basata sulla testimonianza della vittima.

L’imputato avrebbe in particolare negato di aver volontariamente procurato lesioni e sevizie alla donna: a suo dire, in quella circostanza non l’avrebbe stuprata, ma avrebbe cercato di inserire, con le dovute precauzioni e i giusti strumenti, una crema utilizzando un apposito beccuccio. Avrebbe così motivato l’utilizzo dello strumento di legno che ha ferito la 90enne. A suo dire insomma, si sarebbe trattato in buona sostanza di un incidente: non aveva intenzione di far male alla donna. Una versione dei fatti da subito reputata non veritiera, dall’anziana vittima. E che a quanto pare non è stata considerata verosimile nemmeno dal tribunale di Brescia: i giudici hanno infatti optato per la condanna, accogliendo così la richiesta che era stata avanzata dall’accusa.

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