“Quel contratto a Bologna”. L’allarme choc sulle bollette: così ti rubano tutto

"Quel contratto a Bologna". L'allarme choc sulle bollette: così ti rubano tutto

Allarme del Codacons per alcuni casi di furto di identità collegati al pagamento delle bollette. I truffatori, sempre pronti a escogitare nuovi metodi per sottrarre denaro agli ignari cittadini, hanno infatti trovato il modo di appropriarsi dei dati personali delle vittime, così da stipulare contratti a loro nome e intascarsi il denaro. La denuncia arriva da Codacons Umbria, che riporta dei casi davvero incredibili.

Contratti stipulati a insaputa della vittima

Non solo truffe con la scusa di far stipulare nuovi contratti di servizio, ma sempre più casi di passaggio o forse vendita di dati personali con sottrazione di denaro dai conti correnti“, spiegano dal Codacons, come riportato da Il Messaggero. Sono noti i casi di pressing telefonico, in cui i falsi operatori cercano di spingere le persone a cambiare gestore e cedere alle offerte di un’altra imprecisata società. Meno conosciuti, ma molto pericolosi, quei casi in cui, nel corso della chiamata, i malviventi mirano a ottenere i dati sensibili della vittima. Dati che possono poi essere venduti, oppuri utilizzati per siglare dei contratti a insaputa dei malcapitati.

Un episodio molto chiaro arriva dall’Umbria, da dove arrivano diverse segnalazioni, come quella di una donna di Perugia che si è vista recapitare delle bollette a nome suo in cui lei risultava titolare di un’utenza di Bologna. Un uomo, invece, ha visto dirottato il proprio bonifico. In un altro caso, riferisce il Codacons, “la vittima si è fatta inviare la copia del contratto, relativo a un’utenza, constatando che la firma era falsa, il nome di battesimo errato ma il numero di conto corrente da dove erano effettuati gli addebiti, però, era giusto“.

I casi in aumento

Da novembre ad oggi, con preoccupazione stiamo registrando un notevole incremento non soltanto del pressing telefonico e per email a carico di utenti per far stipulare nuovi contratti di servizio che spesso si configurano come truffe a causa di informazioni non corrette e veritiere”, ha dichiarato a Il Messaggero Rita Bartoloni, coordinatrice regionale del Codacons. “A differenza dei periodi precedenti emergono frequenti casi di passaggio o forse vendita di dati personali da una società all’altra. Un fenomeno che in alcuni casi si traduce non solo con la stipula di nuovi contratti ma anche con sottrazione di somme dai conti correnti“, ha aggiunto.

Per cercare di contrastare il fenomeno, Codacons invita tutti gli utenti a fare sempre attenzione e a denunciare in caso di truffa. Il consiglio principale per non cadere nella trappola delle bollette è quello di non rispondere alle telefonate provenienti da numeri non noti. Sempre meglio verificare prima sul web. “Abbiamo appurato che spesso le telefonate partono da location lontane come Venezuela, Cina e altri Stati dell’est“, spiegano dall’associazione.

Altra cosa da ricordare è quella di non comunicare i propri dati relativi alle utenze, come Pod per luce o Pdr per gas. Non accettare per telefono, infine, passaggi o cambi di utenza. Nel dubbio, sempre meglio chiedere che ci venga prima inviata una copia del contratto. “Ricordiamo che i contratti vocali registrati hanno la stessa validità di un contratto firmato”, informa il Codacons, ecco perché è così importante scegliere con cura a quali chiamate rispondere e chiedere eventualmente una copia del contratto prima di sottoscriverlo “alla cieca” al telefono.

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