Missili russi su Kiev, Borrell si rinchiude nel rifugio

Missili russi su Kiev, Borrell si rinchiude nel rifugio

Inizio giornata sotto una pioggia di missili da crociera a Kiev, dove la Russia ha dato il proprio “benvenuto” all’Alto rappresentante dell’Unione europea per gli Affari esteri, Josep Borrell, costretto a scendere nel rifugio sotterraneo, insieme alla delegazione che lo accompagna, nell’hotel dove alloggia. Oggi Borrell incontrerà il presidente Volodymir Zelenski e altri leader ucraini.

Quarantaquattro missili non solo su Kiev ma anche sull’est dell’Ucraina, ha scritto su Telegram il capo dell’amministrazione militare della capitale ucraina. Il suono delle sirene un’ora prima dell’attacco ha allertato la popolazione. Nel centro della capitale si è avvertita una fortissima esplosione, probabilmente dovuta all’impatto di un missile con un proiettile lanciato dalle difese aeree ucraine. Una parte di Kiev è rimasta senza corrente elettrica, fa sapere il sindaco Vitaly Klitschko, aggiungendo che “due linee dell’alta tensione nella capitale sono state danneggiate da frammenti di missili”. Lo stesso è avvenuto nella regione di Dnipro.

Almeno tre persone sono rimaste uccise nel “massiccio attacco” russo, fa sapere il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, precisando che due sono state le vittime a Kiev e una a Mykolaiv. “Potrebbero esserci persone sotto le macerie – ha aggiunto -. Nella capitale sono state danneggiate alcune comunicazioni, compresi i cavi dell’alta tensione”. Ed ha concluso: “Ci vendicheremo sicuramente della Russia, i terroristi sentiranno le conseguenze”.

Sotto attacco anche le regioni di Leopoli, Mykolaiv e Kharkiv. Nel distretto di Holosiivskyi, automobili e un’autofficina hanno preso fuoco, con i soccorritori a lavoro per cercare di domare le fiamme in un edificio di 18 piani.

Oltre ai missili i russi hanno utilizzato anche i droni kamikaze Shahed, la maggior parte dei quali sono stati abbattuti dai sistemi di difesa aerea ucraina. Lo riferisce la pagina Facebook dello Stato maggiore delle Forze armate di Kiev.

Nel corso degli attacchi russi un missile si stava dirigendo verso la Polonia, a 20 km dal confine, prima di virare di 180 gradi e fare rotta verso Leopoli: tre F-16 polacchi si sono alzati in volo per intercettarlo. Era già avvenuto in passato, a conferma del forte rischio che la situazione possa degenerare, da un momento all’altro, facendo allargare il conflitto a una vera e propria guerra mondiale.

Ieri, martedì 6 febbraio, il Parlamento ucraino ha approvato la proroga per altri 90 giorni, fino al 13 maggio, della legge marziale, introdotta il 24 febbraio del 2022, quando ebbe inizio l’invasione armata da parte della Russia, la famigerata “operazione militare speciale”, come la definì Vladimir Putin.

Sui social, intanto, la propaganda russa festeggia così gli ennesimi attacchi contro l’Ucraina.

Festa russa per i missili

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