Le mani al collo dell’ultranovantenne, poi il suicidio: l’orrore della badante

Le mani al collo dell'ultranovantenne, poi il suicidio: l'orrore della badante a Foggia

L’avrebbe prima malmenata, poi quasi strangolata e, infine, colpita in testa con un oggetto contundente. Credendola morta, successivamente si sarebbe procurata una sostanza nociva, probabilmente candeggina o acido muriatico, e l’avrebbe ingerita tentando il suicidio. Il terribile episodio è accaduto a Foggia, in un appartamento di via De Amicis, dove una badante italiana, ma di origini marocchine, 58enne, avrebbe cercato di ammazzare la pensionata che assisteva, una donna di 97 anni.

La vicenda

A dare l’allarme sono stati alcuni vicini di casa che, preoccupati dal trambusto e dalle grida provenienti dalla casa adiacente alla loro, hanno avvertito la figlia della signora anziana, che a sua volta, ha chiamato la polizia. Dai primi riscontri degli agenti del commissariato locale, sembrerebbe che la badante abbia picchiato la 97enne prima di tentare di strangolarla. Non contenta l’avrebbe colpita in testa con un vaso. A quel punto, resasi conto del grave gesto che aveva compiuto si sarebbe messa alla ricerca di una sostanza nociva per farla finita. Quando i poliziotti sono entrati nell’appartamento hanno trovato entrambe le donne a terra prive di sensi. Si è pensato subito al peggio, ma in realtà tutte e due erano ancora in vita. Soccorse dai medici del 118 sono state trasferite al Policlinico Riuniti di Foggia in gravissime condizioni.

L’indagine

La polizia è al lavoro per cercare di capire cosa effettivamente sia successo nella casa dell’anziana donna e quali possano essere le motivazioni che avrebbero spinto la badante a cercare di uccidere l’assistita prima di provare a togliersi la vita. Intanto, una vicina di casa ha rilasciato alcune dichiarazioni al Corriere del Mezzogiorno. “L’anziana la conosco da una vita – ha detto -. Una signora perbene e sempre gentile. Questo è un edificio nel quale vivono molti anziani e ci sono, dunque, molte badanti. Ma non abbiamo mai sentito di problemi”.

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