La presentazione della lista “Pace, terra e dignità” doveva essere il battesimo di Michele Santoro come leader politico di un progetto di sinistra pacifista, ambientalista e progressista. E, invece, l’evento non si è tenuto. Il luogo scelto era quello delle grandi occasioni, la sede dell’associazione stampa estera che, però, in questi giorni è chiusa.
“Della presentazione non sappiamo nulla. Di sicuro non è qui perché noi siamo in fase di trasloco”, è la risposta che arriva dal centralino dello storico palazzo di via dell’Umiltà che i giornalisti stranieri si apprestano a salutare. I colleghi giornalisti delle agenzie e quelli delle televisioni che, bazzicando abitualmente le vie del Palazzo, sono ben informati di questo tipo di eventi non sanno nulla. Il mistero nel corso della mattinata si infittisce anche perché alcune componenti danno versioni discordanti sull’annullamento della conferenza stampa. L’entourage di Santoro fa sapere che c’è stata “un’errata comunicazione” e che non era stata fissata nessuna data. “È ancora tutto in ebollizione. Non possiamo né confermare né smentire che Santoro si candiderà. A breve sarà lui a dare una comunicazione ufficiale”, dicono. Da Mera25, la diramazione italiana di Diem25, il progetto politico dell’ex ministro delle finanze greco Yanis Varoufakis, “padrino politico” dell’operazione di Santoro, arriva la premessa di rito: “Non ci sono nubi all’orizzonte”. Ma, poi, un po’ sibillinamente si parla di un rinvio dovuto a “sopraggiunte dinamiche politiche”.
Che il progetto stia per naufragare ancor prima di partire? L’arcano viene svelato solo in tarda sera quando Giorgio Cremaschi, ex sindacalista Fiom ed esponente di spicco di Potere al Popolo, intercettato telefonicamente dal Giornale, chiarisce: “Siamo filopalestinesi e contro la Nato. Noi eravamo in piazza a Milano accanto a Franca Caffa (la 95enne divenuta famosa per il battibecco con il carabiniere che ha disconosciuto Mattarella ndr) e sulla politica estera abbiamo espresso delle posizioni chiare a Santoro, ma non abbiamo ricevuto delle risposte soddisfacenti”. La sentenza è una sola: “Non aderiremo al progetto di Santoro”.
L’ex deputato M5S Cristian Romaniello, che ora sta collaborando insieme al noto conduttore televisivo alla nascita dell’ennesimo movimento di sinistra, spiega: “Quello che deve nascere non può essere l’estensione di un progetto vecchio, ma deve essere un progetto totalmente nuovo e ci deve essere un punto di equilibrio tra le varie posizioni”. D’altronde è molto difficile tenere insieme anime e personalità politiche così diverse. Di Varoufakis e Santoro abbiamo già parlato, ma poi c’è tutto “un mondo” dentro Unione Popolare. La lista elettorale nata in occasione delle ultime elezioni Politiche metteva insieme DeMa (Democrazia e Autonomia) dell’ex pm ed ex sindaco di Napoli Luigi De Magistris, Rifondazione Comunista di Maurizio Acerbo e Potere al Popolo di Cremaschi che, però, ora sembra sfilarsi. Tanti galli per un piccolo pollaio al quale, secondo le indiscrezioni giornalistiche, dovrebbero aderire anche l’ex sindaco di Roma Ignazio Marino e personalità della società civile come la cantante Fiorella Mannoia e il critico d’arte Tommaso Montanari. Di tutto e di più per l’ennesimo cespuglio di sinistra destinato a seccarsi già prima della presentazione ufficiale delle liste.