Irama, il significato di “Tu no” e quella dedica alla ex

Irama, il significato di "Tu no" e quella dedica alla ex

Nella classifica provvisoria scaturita dalla prima serata del festival di Sanremo, Irama non compare. Potrebbe essere sesto, subito dietro alla Top 5, oppure più giù nella graduatoria, che è espressione del gradimento alle canzoni dei trenta artisti in gara. Di sicuro il cantante è uno dei più chiacchierati di questo Sanremo 2024 e sui social network da ore si discute della sua canzone – “Tu no” – e del significato profondo delle parole scritte da Irama e portate sul palco del teatro Ariston.

Irama alla prova del televoto

Dopo il primo ascolto, che non ha convinto a pieno la giuria della sala stampa, nella seconda serata Irama – che si esibirà come penultimo nella scaletta – proverà a convincere il pubblico e la giuria radiofonica. La classifica della seconda serata del Festival sarà infatti decretata sulla base del televoto (50 per cento) e dalla giuria delle radio (50 per cento). E, a giudicare dai cinguettii che circolano su X da ieri sera (il cantante è stabile nelle tendenze italiane), la canzone piace e potrebbe entrare nella Top 5, ribaltando la prima classifica provvisoria di martedì 6 febbraio. Sui social network è alta l’attenzione soprattutto sul testo del suo brano, che è autobiografico e riguarderebbe la fine di una relazione, che l’artista ha avuto in passato con una donna misteriosa.

“Tu no” a chi è dedicata

A differenza di Sangiovanni, che ha detto espressamente che il suo brano è dedicato alla sua ex Giulia Stabile, Irama non ha dato un volto alla figura femminile evocata nella canzone. “Tu no” è una ballata in cui la voce di Irama spicca con decisione e potenza, che porta sul palco del teatro Ariston una storia autobiografica. “Nasce da una storia personale“, ha confessato il cantante a Tv Sorrisi e Canzoni, parlando del suo brano sanremese: “Non ha orpelli, è spontanea, immediata, diretta, ricca di emozioni e affronta temi universali come la mancanza e la distanza“. Al centro del testo c’è un amore finito e nelle strofe, che si susseguono, Irama parla di ricordi malinconici (“avrei voluto aggrapparmi a un ricordo“), di rimpianti (“bastasse solo una stupida canzone per riuscire a riportarti da me”) ma anche di profonda sofferenza (“griderò forte, ma non starò meglio…cado ma in fondo me lo merito”). A chi sia rivolto il suo canto disperato, però, non è chiaro, ma intanto il cantante ha acceso anche la prima polemica del festival per la forte somiglianza della sua ballad con il brano Someone you loved medi Lewis Capaldi.

Leave a comment

Your email address will not be published.