Chissà cosa gli girava nella testa mentre se ne stava lì, davanti alla scuola di via dei Gigli, a Pieve Emanuele, un comune a una ventina di chilometri da Milano. Piazzato di fronte al centro di formazione professionale «Afol metropolitana», incurante del fatto che ci fossero le telecamere, che ci fosse anche la sede dei vigili urbani e quella della Protezione civile. Lui, appena 18enne, dietro a quel cancello aspettava solo di vedere uscire probabilmente quello che nella sua testa vedeva solo come il rivale, un ragazzo più piccolo, di 15 anni che in quell’istituto frequenta il corso di cucina. Già la settimana scorsa avevano avuto una discussione. Futili motivi (come diranno poi gli inquirenti), peraltro partiti in rete, attraverso i social. Forse, per colpa di una ragazza.
Dal virtuale al reale, ieri poco le 14 lui si è piazzato davanti alla scuola in una sorta di assurda resa dei conti, dopo aver messo in tasca un coltello da cucina. Quando è suonata la campanella e lo studente 15enne è uscito in mezzo alla fiumana di ragazzi, dalle parole ai fatti è stato un attimo. Quando il 15enne si è accorto di essere in pericolo è corso all’interno della scuola per cercare riparo, ma il 18enne lo ha inseguito, lo ha raggiunto e, all’interno dell’androne del centro di formazione, gli ha sferrato una coltellata sulla gamba. Dopo averlo colpito è scappato verso casa, pensando chissà come di lasciarsi tutto alle spalle, violenza, sensi di colpa, rabbia, gli occhi increduli di tutti quelli che lo hanno visto tra ragazzi e professori, un ragazzino che perdeva fiumi di sangue. Pare se ne sia andato salendo su un bus, solo dopo aver buttato il coltello in un cestino poco lontano dall’istituto. Immediati sono scattati i soccorsi per il giovane ferito.
Le sue condizioni in un primo momento sono apparse piuttosto gravi. Ha perso infatti molto sangue, nonostante siano intervenuti subito i vigili che appunto si trovano proprio nello stesso stabile del centro di formazione professionale. Grazie alle telecamere, i carabinieri hanno rintracciato ben presto l’aggressore che è stato bloccato poco dopo a Rozzano, dove abita. I militari hanno sequestrato subito anche l’arma buttata nel cestino. Per fortuna la coltellata non ha colpito punti vitali. Trasportato d’urgenza all’ospedale Humanitas potrebbe essere dimesso in una decina di giorni. L’aggressore è stato arrestato per lesioni personali aggravate ed è stato portato a San Vittore. «È un fatto gravissimo – commenta il sindaco di Pieve Emanuele, Pierluigi Costanzo – Questa scuola, con oltre 200 studenti, è ormai punto di riferimento per Milano Sud». Ha sottolineato che quanto è è successo «non c’entra con la scuola, anche se ovviamente i ragazzi sono sotto choc. Per fortuna nello stesso plesso c’è la sede della nostra polizia locale. Così alcuni agenti sono intervenuti subito stabilizzando il ragazzo». «Gli parlavano per tenerlo sveglio mentre arrivavano i soccorsi – racconta infatti il comandante della Polizia locale di Pieve Emanuele, Marco Cantoni, corso subito «a vedere dalle immagini delle telecamere di sorveglianza cosa fosse accaduto ed è sulla base di quelle immagini che abbiamo subito individuato l’aggressore». Il 18enne era all’esterno della scuola «e parlava con gli studenti, quindi doveva conoscere persone, ma non frequenta la scuola».