Il ragazzo già seguito per disturbi psichici e il black out inatteso. “Mai dato segnali”

Il ragazzo già seguito per disturbi psichici e il black out inatteso. "Mai dato segnali"

«Uno studente minorenne soggetto a diagnosi funzionale»: è descritto così, dalla stessa scuola che frequenta, il 17enne che ieri mattina ha accoltellato alla schiena una professoressa all’istituto Enaip di Varese. La «diagnosi funzionale» descrive la «compromissione funzionale dello stato psico-fisico» di uno studente «in situazione di handicap». Il ragazzo di Varese ha, nello specifico, un disagio psicologico e comportamentale ed era seguito da anni per questo motivo dalla scuola con programmi mirati. L’insegnate ferita era proprio la sua tutor. Il motivo del gesto del minorenne tuttavia è un mistero: non aveva mai dato in passato segnali di particolare aggressività né aveva avuto motivi di contrasto con la vittima.

Un’esplosione di rabbia dal nulla, sembra, che ha stupito tutti a scuola. «Non c’erano stati diverbi, è stato improvviso», racconta un’educatrice dell’istituto che ha assistito all’aggressione. A sottolineare la particolarità della condizione del ragazzo è stata la direzione. «La scuola è consapevole – spiega una nota – della gravità dell’accadimento e si è già attivata per dare ai ragazzi e ai docenti un supporto psicologico al fine di affrontare al meglio la situazione per quanto possibile. È opportuno sottolineare che il ragazzo è sempre stato seguito con competenza e professionalità dalla scuola e accompagnato per un miglioramento delle sue competenze psico-attitudinali. I progetti di inclusione sono per Enaip un punto di forza e hanno negli anni consentito anche alle persone più fragili un reinserimento nel mondo del lavoro. Un servizio che si affianca e si integra con percorsi di formazione professionale rivolti a migliaia di giovani e adulti che frequentano quotidianamente i centri Enaip sul territorio nazionale. Tutta la direzione e il personale – conclude la nota – esprimono solidarietà alla collega ferita e non vogliono far mancare sostegno e supporto al giovane e alla sua famiglia».

La Procura per i minorenni di Milano, competente anche per Varese, accusa il giovane di tentato omicidio (dopo una iniziale ipotesi di lesioni aggravate). Il 17enne è stato portato al Beccaria. Il procuratore dei minori facente funzioni, Luisa Russo, parla di fatto «di estrema gravità che sarà valutato con la massima attenzione». Il procuratore aspetta di ricevere gli atti della Squadra mobile di Varese, cui sono affidate le indagini. Gli investigatori si concentreranno sui rapporti tra il 17enne, che fa parte di una famiglia italiana senza alcun profilo di disagio, e la docente accoltellata, che lo seguiva appunto come tutor.

Saranno inoltre approfondite le condizioni del giovane, che viene definito «problematico», ma che non avrebbe avuto in passato comportamenti violenti. Non sono emersi suoi precedenti scatti d’ira e nemmeno problemi particolari con la professoressa presa di mira. Non aveva mai avuto a che fare con le forze dell’ordine, non ha precedenti penali e non risulta in carico ai Servizi sociali del Comune. Il ragazzo è stato sentito in Questura, accompagnato dai genitori. Gli accertamenti e le indagini puntano a ricostruire cosa lo abbia spinto a portarsi dietro un coltello a serramanico e a colpire la docente. Nei prossimi giorni il suo difensore o la stessa Procura potranno inoltre chiedere una valutazione medica della sua salute psico-fisica.

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