“Il Papa ci ha motivati”. Gli ecovandali (condannati) si appellano a Bergoglio

"Il Papa ci ha motivati". Gli ecovandali condannati si appellano a Francesco

Già ce li immaginiamo: in ginocchio da Papa Francesco per chiedere l’assoluzione. Anzi, il proscioglimento. Puniti e mazzolati dalla giustizia vaticana, gli ecovandali non si sono in realtà ravveduti. Al contrario, si sono appellati direttamente al Santo Padre sostenendo di avere agito ispirati dalle sue parole. Il prossimo 8 febbraio, due attivisti di Ultima Generazione saranno in tribunale nella Città del Vaticano per il ricorso contro una condanna a nove mesi di carcere (pena sospesa) e a un risarcimento di oltre 28mila inflitti loro dai magistrati d’Oltretevere.

Gli ambientalisti in questione si erano incollati al basamento del Laocoonte (antichissima scultura custodita nei Musei Vaticani) per portare attenzione sul “collasso climatico” e ne avevano pagato le conseguenze. Ovvio. Ester e Guido, questi i nomi dei due attivisti, nei prossimi giorni torneranno però sotto l’ombra del Cupolone per ricorrere contro il pronunciamento dei giudici, che non avevano fatto loro particolari sconti. La linea difensiva scelta? Quella di intestare a Papa Francesco le loro assurde battaglie. Sui canali social di Ultima Generazione, infatti, si legge che “motivati dalle parole dello stesso Pontefice hanno deciso di agire“.

Trasformare il Santo Padre in una sorta di agit-prop dell’ambientalismo duro e puro è certo un azzardo, ma quelli di Ultima Generazione sembrano crederci davvero. Come se Francesco fosse uno di loro. In effetti, in più occasioni il Papa aveva posto l’attenzione sui temi climatici – questo è vero – ma non aveva mai plaudito agli atti vandalici in nome di quella discutibile causa. Ora però, appellandosi agli appelli ecologisti del Pontefice, i manifestanti contro la presunta “catastrofe climatica” si aspettano probabilmente un gesto di comprensione o addirittura di clemenza. “Chiediamo che il Papa prenda una posizione in linea con le sue parole: Ester e Guido vengano prosciolti!“, hanno esclamato gli attivisti di Ultima Generazione, tirando Bergoglio per la tonaca.

A dare loro manforte ci ha poi pensato il missionario “no global”, padre Alex Zanotelli, che in un video affidato ai social ha esternato una sorta di intercessione per gli ultra-ambientalisti d’assalto. “Tocca a noi cittadini forzare dal basso i governi a prendere decisioni, perché la situazione è gravissima. Papa Francesco stesso parla di azioni di gruppi detti ‘radicalizzati’ che occupano un vuoto. Questi gruppi non violenti hanno deciso di usare la disobbedienza civile. È ciò che ha sempre funzionato, da Gesù Cristo al Mahatma Gandhi, per convertire gli oppressi in decisori e agenti morali“, ha affermato il religioso. Poi la supplica al Santo Padre: “È importante che ci siano gruppi come questi. Perciò mi appello anche a Papa Francesco: non condanni Ultima Generazione“.

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