I trattori irrompono al Festival di Sanremo

I trattori irrompono al Festival di Sanremo

Una protesta «giusta e sacrosanta». La rabbia degli agricoltori ottiene anche il sostegno di Amadeus. Alla vigilia del 74esimo Festival di Sanremo il malcontento si allarga e incassa appoggi importanti. Fiorello apre alla partecipazione di una delegazione salutando come «bellissima» la possibilità di portare una mucca sul palco dell’Ariston. Danilo Calvani, ex leader dei forconi e oggi alla guida del Cra Agricoltori traditi, promette che stasera, nella serata di apertura del Festival, ci sarà uno di loro sul palco, ma per ora la Rai non conferma. Dal Giappone Giorgia Meloni ribadisce il supporto al mondo agricolo, conferma i fondi del Pnrr e rilancia: «Questa rabbia arriva da una lettura ideologica della transizione ecologica che ha pensato di difendere l’ambiente combattendo gli agricoltori e questa non è la mia visione. Ma sugli agricoltori abbiamo fatto il massimo».

Intanto in tutta Italia il popolo dei trattori continua a marciare e da Nord a Sud crescono manifestazioni e sit in. L’obiettivo principale è la Capitale, spiega ancora Calvani: «Da giovedì, iniziamo a spostarci tutti verso Roma. Ci vorranno almeno sei, sette giorni prima che i trattori in arrivo da tutta Italia la raggiungano, ma saranno migliaia i mezzi che porteranno in città le loro ragioni». Ieri sono arrivati i primi trattori ad allestire un presidio in Via Nomentana che si candida ed essere il più affollato, come ha confermato Alessandro Zucca di Riscatto Agricolo: «Saremo alla Nomentana, ci resteremo fino a giovedì quando poi ci sarà il corteo». In realtà sono stati individuati anche altri tre punti di raccolta intorno al grande raccordo anulare che circonda la Capitale.

Ma Roma non è il solo epicentro della protesta. Lungo tutto lo stivale sono state registrate proteste, sit in e manifestazioni. «Non siamo un gruppo autonomo, abbiamo presidi in Lombardia, Puglia e Toscana», ha detto ancora Zocca. Anche nei centri del Nord i nuovi gillet verdi hanno messo in moto i trattori. A Milano il gruppo ha lasciato il quartier generale della protesta, Melegnano, per un presidio davanti al Pirellone, sede del Consiglio regionale della Lombardia. «L’agricoltura è vita, rispettala» e «State distruggendo il nostro futuro», sono solo alcuni degli striscioni esposti. Presente anche la mucca Ercolina, che già domenica era stata portata al raduno di piazza Duomo.

Fermento anche in Piemonte. Circa 200 trattori si sono radunati alle porte di Torino, tra Rivoli e Orbassano, dove hanno allestito un presidio per ribadire il loro no alle politiche green dell’Ue che dovrebbe durare almeno una settimana e attirare altri manifestanti. Un’altra quarantina di mezzi si è radunata anche a Biella e molti si dicono disposti a dormire nei campi almeno fino a venerdì. Manifestazioni anche nelle Marche. Ieri gli agricoltori hanno tenuto due presidi lungo la Statale 16 Adriatica nel Fermano e fuori dal casello di Pesaro lungo l’A14. Agricoltori in azione anche nel casertano, a Santa Maria Capua Vetere, dove hanno bloccato il traffico e scaricato frutta e verdura all’esterno di un supermercato in segno di protesta. A Cagliari prosegue il presidio dei pastori sardi che da martedì scorso è stato allestito davanti al varco Dogana.

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