Che i due personaggi non si siano mai piaciuti è un dato di fatto: almeno da quando Luigi De Magistris, da pm di Catanzaro, non cominciò a indagare nel 2007 proprio su Clemente Mastella, all’epoca ministro della Giustizia del governo Prodi 2. Polemiche, ispezioni, contro-inchieste hanno caratterizzato quell’era politica, anche perché quello “scandalo” giudiziario contribuì – insieme ad altri fattori – alle dimissioni dell’allora Guardasigilli e alla successiva caduta di quell’esecutivo di centrosinistra, sfiduciato in Senato dopo lo strappo dell’Udeur, partito guidato da Mastella. Nel frattempo i due corregionali sono stati, seppur per un breve periodo, colleghi al Parlamento Europeo, mentre alla fine degli anni Dieci hanno guidato rispettivamente due grandi città campane come Napoli e Benevento. Non è un caso che ogni volta che si incontrano in televisione, scatta puntuale la rissa. Ci sono state almeno due circostanze di scontro reciproco, entrambe su La7: prima in una puntata di “Non è l’Arena”, poi in un’altra de “L’Aria che tira”.
La litigata da Giletti
Il 7 febbraio 2021, da Giletti, al centro del dibattito ci sono le vicende dell’inchiesta “Why Not” di 17 anni fa. De Magistris, ospite della trasmissione insieme all’ex magistrato Luca Palamara, ricorda lo scontro tra le Procure di Salerno e Catanzaro, citando anche Mastella. L’ex ministro interviene telefonicamente. “Ho ascoltato le farneticanti affermazioni del dottor De Magistris sulla mia persona – afferma l’ex ministro -. È stato confermato che il 98% delle inchieste di De Magistris sono abortite per la sua incapacità di investigare. Prego la Corte di Appello di Roma di intervenire perché in seguito a mia segnalazione lui mi deve dare un risarcimento“. Ma non è tutto, perché il “J’accuse” di Mastella non termina qua: “De Magistris non dice che lui ha utilizzato la prescrizione, è stato condannato per abuso dei tabulati telefonici miei e del presidente del Consiglio, ma è stato salvato per la prescrizione“.
Accuse alle quali Luigi De Magistris controribatte: “Falso. Ho subito già troppi danni e non posso sentire le bugie di Mastella in diretta – dichiara l’ex sindaco di Napoli -. Io sono stato assolto dalla Corte d’Appello non per prescrizione ma perché il fatto non costituisce reato. I miei procedimenti andavano talmente bene che ero considerato uno dei migliori magistrati, poi casualmente mi sono imbattuto in Mastella e c’è stata la reazione del Csm e delle correnti. Io mi sono messo contro un sistema criminale che mi ha fermato“. Da lì un aspro botta e risposta che costringe Giletti a riportare l’ordine. “Lei e altri avete commesso attentato alla Costituzione“, dice De Magistris a Mastella, definendolo “bugiardo storico“. L’ex ministro replica dandogli del “farabutto“.
De Magistris e Mastella si scontrano ancora
Nello studio di Myrta Merlino, il 19 dicembre 2022, il canovaccio non è così dissimile. Si sta parlando dei vitalizi dei parlamentari e della decisione del governo di Giorgia Meloni di eliminare, progressivamente, il reddito di cittadinanza alle fasce più fragili della popolazione. A un certo punto interviene De Magistris, secondo cui “il politico deve essere ben pagato quando svolge la sua funzione pubblica, ma c’è un eccesso“. Tanto che, a proposito del vitalizio, aggiunge, “non è detto che lo debba prendere“. Ecco quindi che Mastella lo interrompe prontamente: “E allora rinuncia alla tua pensione di europarlamentare“. “Non ho nessuna pensione da europarlamentare – replica l’ex magistrato -. “Sei un bugiardo cronico“. “Hai rotto le palle a tutti quando facevi il magistrato e non hai portato a casa nessun risultato“, sbotta Mastella. “Fatti dare del bromuro prima di venire in trasmissione“, è la replica finale di De Magistris.