Furore green, Parigi tartassa i Suv

Furore green, Parigi tartassa i Suv

Parcheggio punitivo. Questa è l’idea: far pagare ai Suv fino a 225 euro per 6 ore di sosta in centro, disincentivandone l’ingresso nella Ville Lumière. E non solo in nome dell’ecologia, ma come attacco rivendicato alle grandi vetture e ai loro proprietari triplicando il prezzo dei loro ticket di sosta. Il referendum indetto dal Comune di Parigi ieri è stato premiato dai cittadini con circa il 54%, dopo settimane di campagna durissima. Ma cosa c’entri l’ecologia resta un mistero: il piano della sindaca socialista Anne Hidalgo prevede infatti rincari pure per certe vetture elettriche, se Xxl. Logica chiara, secondo l’esponente ecologista David Bellard, che in municipio ha la delega ai Trasporti, e che a urne aperte ripeteva in tv: «Perché continuare a comprare vetture così grandi e care? Ci guadagnano solo i produttori, che fabbricando Suv ben più costosi rispetto a una berlina pensano solo a compensare la mancata vendita di auto…».

Hidalgo festeggia, con i suoi alleati green ma ha votato solo il 5,58% degl aventi diritto. E punta ora a velocizzare le manovre per il «pedaggio» Suv rincarato. Il Sì è piaciuto ai residenti, convinti forse anche dall’argomento della sicurezza stradale, altro tema messo sul piatto. Ma di cui sulla scheda non c’era traccia. Un paradosso. Cresce invece la rabbia tra chi, ogni giorno, entra a Parigi con un Suv magari con famiglia al seguito e per lavorare. Dovranno pagare 18 euro l’ora per parcheggiare. «Vogliamo privilegiare vetture più piccole con un politica ecologista e sociale», sostiene Bellard, N.2 di Hidalgo. Il risultato parla chiaro: oltre un milione e 200 mila chiamati alle urne, hanno votato in pochi. Ma ha comunque vinto il Sì, e a ogni turista o lavoratore non residente, il cui veicolo ibrido termico o ricaricabile supera le 1,6 tonnellate, o le 2 tonnellate per una vettura elettrica, si vedrà presto imposti i 18 euro l’ora per i Suv, se vogliono fermarsi nei quartieri centrali di Parigi; 12 euro per le altre zone. I residenti (e i loro Suv, magari gli stessi) potranno invece parcheggiare nelle aree autorizzate, come i tassisti nelle stazioni, gli operatori sanitari, i disabili.

Cresce dunque la sensazione gli slogan «più è grande, più inquina / più è grande, maggiore è il rischio di incidenti» siano stati usati un po’ à la carte. Hidalgo lo ripeteva dall’8 dicembre in una campagna elettorale durissima e dal sapore alquanto ideologico, visto che ha valore puramente consultivo. Ma è stata condotta con tale cinismo da convincere. La terza ragione dei No-Suv, «condividere meglio lo spazio pubblico», è legata alle dimensioni dei veicoli: a Parigi sono il 40% delle auto in circolazione e fanno «il pelo» alle strisce bianche su asfalto e pavet, spesso dando fastidio» nei pressi delle scuole. «È giunto il momento di rompere con questa tendenza, riprenderci le nostre strade”. Troppo poco spazio nelle rues e nei boulevard della città. Ma allora perché non fare semplicemente più multe?, dicono gli sconfitti. La norma influirà comunque solo sui parcheggi di superficie e non su quelli sotterranei e sui garage. E la sosta resterà gratuita, anche per i veicoli più grandi, la sera dopo le 20, fino alle 9 del giorno successivo, come la domenica.

Leave a comment

Your email address will not be published.