Subito dopo la sanzione di oltre un milione di euro dell’Antitrust alle due società riconducibili a Chiara Ferragni, con annesso teatrino dell’influencer con il video di finte scuse, la percezione comune era quella che, alla fine, sarebbe riuscita a superare l’impasse in qualche modo. Ma l’arroganza delle prime storie, e la palese strafottenza di quel video, camuffata dal pianto, più per la perdita di follower e la figuraccia che per quello di cui veniva accusata, hanno iniziato a trasmettere una percezione diversa della questione. Più passavano i giorni e più emergeva la chiara impressione che stavolta fosse diverso, che uscire dal cul de sac non sarebbe stato così semplice. Oggi, su questo, si ha una sicurezza quasi assodata. Le aziende stanno fuggendo dal brand Ferragni, considerato “radioattivo”, la procura di Milano l’ha iscritta nel registro degli indagati per truffa aggravata da minorata difesa per ben tre casi e i follower continuano a scappare dal suo profilo.
Lei cerca di difendersi e ora ha annunciato anche azioni legali “nei confronti dei soggetti che abbiano messo in atto comportamenti in violazione dei contratti di collaborazione in essere e pertanto degli interessi di Fenice“, che è la società che cura il suo marchio. Questa è una parte del comunicato di fuoco col quale la società a lei riconducibile ha minacciato azioni legali contro le Cartiere Paolo Pigna, a seguito della loro decisione di sospendere il contratto con Ferragni per la violazione del codice etico aziendale. A dispetto di quanto gli esperti nella gestione delle crisi consigliano in questi casi, e anche del buon senso Ferragni sta utilizzando una strategia aggressiva invece di tacere e aspettare l’evolversi della situazione. Una sorta di “o la va o la spacca” in chiave social che sembra trascinarla verso il baratro.
I commenti alle sue foto sono aperti esclusivamente a chi è pronto a osannarla, quindi quei pochi che lei segue e che la riempiono di salamelecchi. Anche qui, il tentativo “paraculo” è evidente. Ma c’è di più, perché in tutto questo caos mediatico che lei stessa sta provando per risollevarsi, andando evidentemente a tentoni in un mare in tempesta, c’è il tentativo di distrarre il pubblico. Come? Usando la sua famiglia. Un matrimonio e due bambini diventano uno strumento di distrazione per Ferragni, ma anche per Fedez. Non si spiega altrimenti la manovra “a tenaglia” che hanno messo in atto nell’ultimo weekend. Lei a Portofino con mamma, sorella, amica e figli. Lui a Milano al compleanno del padre. I Ferragnez conoscono fin troppo bene i social per non immaginare che il dettaglio avrebbe scatenato le polemiche e continuano a usare i follower e la famiglia come strumento per evitare che si parli dell’indagine. Tutto questo, alla fine, conduce a una sola conclusione: sono gli ultimi disperati tentativi di non imboccare definitivamente il viale del tramonto. L’estremo canto del cigno di un’influencer ai titoli di coda.