Il bilancio è positivo. E di sicuro smentisce gran parte delle previsioni più funeste che erano emerse dopo la scomparsa di Silvio Berlusconi. Forza Italia è in buona salute e lo dimostrano gli oltre cento congressi provinciali che si sono conclusi proprio in questi giorni. Era necessario preparasi nel migliore dei modi per il primo congresso nazionale senza il leader e fondatore. Congresso che è in programma il 23 e 24 febbraio prossimi a Roma.
«Abbiamo ristrutturato le fondamenta del partito dimostrando una grande unità» commenta Francesco Battistoni, responsabile organizzativo degli azzurri. Il parlamentare di Forza Italia racconta che nell’arco di pochi mesi si sono svolti 120 congressi che hanno portato all’elezione di 104 coordinatori provinciali, 15 coordinatori di grandi città e 854 delegati al congresso nazionale. Dati questi considerati importanti perché, come spiega lo stesso Battistoni, «delineano l’ossatura di un partito in ottima forma». Con un «processo democratico» che, – aggiunge il parlamentare azzurro ha garantito «piena voce agli iscritti».
«I congressi provinciali e di grande città sono stati il ponte fra le istanze dei territori e le rappresentanze istituzionali – conclude Battistoni – allo stesso tempo in grado di far conoscere quanto realizzato ai diversi livelli regionali e istituzionali. Nella maggior parte dei congressi si è raggiunta l’unanimità, in altri si è registrata una maggiore vivacità, segno di un partito aperto al dialogo, capace di sintetizzare i bisogni di una popolazione che si identifica con valori fondamentali legati alla libertà economica, al rispetto dei diritti, al diritto all’impresa, alla tutela delle famiglie e dei soggetti deboli».
La stagione congressuale ha generato, conferma Tullio Ferrante responsabile del tesseramento, una «grande curiosità» nei confronti di Forza Italia. L’entusiasmo insomma non è venuto meno e anche dal punto di vista del tesseramento si registrano dati promettenti. E anche in questo caso ben più positivi delle previsioni. «Strepitoso» è il risultato secondo Ferrante che snocciola dati rassicuranti per i vertici del partito: 110mila nuove adesioni nella campagna di tesseramento che si è tenuta tra la primavera e l’autunno dell’anno passato.
«È stata – conclude Ferrante – una stagione congressuale che, pur segnata dalla terribile perdita del nostro amato leader, ha generato una intensa partecipazione della nostra classe dirigente sui territori. Una classe dirigente che continua a credere nel ruolo di Forza Italia, nei suoi valori liberali, garantisti, europeisti ed atlantisti, nella sua ormai collaudata pratica di buon governo».
Un dato questo che è stato discusso nel corso dell’incontro con i lettori del Giornale, sabato scorso ad Abano Terme con il segretario nazionale di Forza Italia, Antonio Tajani, come ospite d’onore e il nostro direttore Alessandro Sallusti. Incalzato sul tema dei congressi provinciali Tajani ha mostrato piena soddisfazione dei risultati ottenuti. «Questi congressi hanno mostrato che il partito fondato da Silvio Berlusconi trent’anni fa è più che vivo e vivace – spiega ai lettori del Giornale -. Questa prima fase congressuale si è dimostrata un’autentica prova di libertà e di partecipazione. Abbiamo dato un bell’esempio di democrazia. E di questo ringrazio soprattutto i responsabili dell’organizzazione».