La vittoria della Costa d’Avorio ai quarti di finale della Coppa d’Africa contro il Mali con il punteggio di 2-1 e il gol di Diakité in pieno recupero nel secondo tempo supplementare, che ha evitato i calci di rigore ormai certi e regalato un’enorme gioia a tutti gli ivoriani, è passata in secondo piano quando, nell’immediato post partita, l’allenatore Eric Chelle del Mali ha fatto sapere che due calciatori scesi regolarmente in campo per la gara e durante la competizione in realtà fossero positivi alla malaria.
Le dichiarazioni del ct
Nel caso specifico si tratta del centrocampista del Tottenham, Yves Bissouma, e del difensore Moussa Diarra che gioca nel Tolosa, formazione del massimo campionato francese. Di fronte ai giornalisti, il commissario tecnico Chelle ha spiegato, senza battere ciglio, che la malattia è stata scoperta grazie ai risultati di alcune analisi al sangue. “Yves e Moussa soffrivano di malaria. Non è così grave perché uno nato in Africa occidentale è abituato alla malaria e può giocare mentre per Moussa è stato diverso perché è la prima volta che contrae questa malattia“, ha spiegato ai media. In questo secondo caso, visto che per Diarra si è trattato della sua prima infezione, l’allenatore del Mali ha sottolineato di avergli fatto iniziare l’allenamento in maniera leggera “ma lo abbiamo seguito con attenzione, non c’è nessun focolaio o altro di cui preoccuparsi“.
Come si trasmette la malaria
Quella che per molti può sembrare una vicenda paradossale, in Africa è “normale” perché questa malattia non si trasmette da persona a persona ma soltanto con la puntura di una zanzara portatrice. Non c’è nessun rischio, quindi, per le interazioni tra gli esseri umani. Il 23enne Bissouma, una volta rientrato in Inghilterra, dovrà comunque rispettare i doveri imposti dal Tottenham che lo farà tornare in campo soltanto quando sarà in possesso di un certificato di buona salute e completa guarigione: il calciatore sta già meglio tant’é che si ipotizza il suo impiego nella prossima gara di Premier League tra gli Spurt e il Brighton.
Bissouma aveva già disputato due gare dei gironi eliminatori in questa edizione della Coppa d’Africa mentre Diarra è stato impiegato molto meno: meno di 70 minuti nella gara tra Mali e Namibia. Anche se non si trasmette, rimane certamente la perplessità di far giocare e scendere in campo due calciatori comunque con una patologia e non al meglio delle loro condizioni fisiche. Quanto accaduto fa luce sulle condizioni di salute alle quali molti calciatori (ma tutti gli atleti in generale) possono andare incontro durante la partecipazione a tornei internazionali in aree in cui alcune malattie potrebbero essere prevalenti.