La sinistra e Israele. Un rapporto controverso. Fatto di incroci pericolosi, leggerezze, distinguo. Di silenzi davanti all’antisemitismo che rialza la testa. Ma anche di veri e propri elogi delle azioni di Hamas. Questo è il caso di Giorgio Cremaschi, ex sindacalista, già ai vertici della Fiom. Cremaschi fa parte di Potere al Popolo! ed è spesso ospite di talk show. L’ex dirigente dei metalmeccanici della Cgil il 9 ottobre pubblica una riflessione che ha dell’incredibile. Sono trascorsi due giorni dal massacro di Hamas in Israele. Cremaschi scrive un commento sul giornale online di estrema sinistra Contropiano. Ecco il titolo dell’intervento: «Grazie al popolo che abbatte i muri di Israele, gli stessi d’Europa». Segue fotogramma dei palestinesi che il 7 ottobre abbattono con un bulldozer il muro che separa Gaza da Israele. «Una meravigliosa immagine di libertà», commenta Cremaschi. Nessun riferimento all’eccidio di Hamas. Anzi, il testo appare come una rivendicazione degli attacchi: «Eppure, come gli ebrei nel ghetto di Varsavia nel 1943 e i vietnamiti a Saigon nel 1968, i palestinesi sono riusciti ad eludere la sorveglianza delle truppe e delle spie, e ad organizzarsi per insorgere».
La stessa tesi sostenuta da un movimento alleato di Azione e Più Europa alle regionali del 25 febbraio in Sardegna. Il partito di Carlo Calenda e quello di Emma Bonino sosterranno l’ex governatore del Pd Renato Soru assieme a una coalizione variegata. Che vede al suo interno anche gli indipendentisti di estrema sinistra di Liberu. «Se non hai niente da perdere o ti arrendi o resisti», è il titolo di un post pubblicato l’8 ottobre dal sito di Liberu di «solidarietà al Popolo palestinese».
Episodi estremi, certo. Che però fanno il paio con l’ambiguità del Pd. La segretaria dem Elly Schlein due settimane fa ha chiesto di disarmare Israele. Schlein è rimasta in silenzio dopo l’assalto antisemita dei centri sociali allo stand israeliano alla fiera Vicenza Oro. E ancora, il convegno organizzato dai giovani del Pd di Milano su «colonialismo e apartheid» di Israele. Sempre i dem, in una mozione alla Camera, hanno chiesto il ripristino dei fondi governativi all’Unrwa, l’organizzazione Onu accusata da Gerusalemme di legami con Hamas. A ridosso del 27 gennaio ci sono state le polemiche per un evento dell’Anpi in cui si paragonavano la Shoah e i bombardamenti israeliani a Gaza. Per non parlare di Giuseppe Conte e degli svarioni di Beppe Grillo e Alessandro Di Battista.