Il Derby d’Italia non ha mancato di offrire grande intensità e qualche giocata memorabile, consegnando alla capolista tre punti che potrebbero fare tutta la differenza del mondo. Vediamo in dettaglio come si sono comportati i protagonisti della partita di cartello della 23a giornata di Serie A.
INTER (3-5-2)
Yann SOMMER 6: Spettatore non pagante, non rischia praticamente mai anche quando la Juventus prova a riaprire la partita.
Benjamin PAVARD 7,5: In difesa è micidiale come suo solito ma ha la personalità di provare anche giocate ardite come la girata al volo sull’autorete di Gatti. Più efficace anche in impostazione, sembra migliorare partita dopo partita.
Francesco ACERBI 6,5: Vince nettamente il confronto con Vlahovic, facendolo innervosire. Provvidenziali le sue chiusure sulle ripartenze bianconere.
Alessandro BASTONI 5,5: Non precisissimo ma riesce a tenere botta senza fare grossi disastri. Peggio nella ripresa, quando concede troppa libertà ad un pessimo elemento come Vlahovic. Dall’87’ Stefan DE VRIJ s.v.
Matteo DARMIAN 5,5: Ha il merito di cercare il tiro sempre e comunque ma la qualità, purtroppo, non si compra al mercato. Quando finisce la benzina, Inzaghi lo richiama in panchina. Dal 71’ Denzel DUMFRIES 6: Prova a farsi vedere in avanti, ma lo fa in maniera poco costante, senza far vedere chissà quali giocate. Senza infamia, senza lode.
Niccolò BARELLA 5,5: Nervosetto, frustrato, vorrebbe spaccare il mondo ma le sue solite giocate non gli riescono quasi mai. Troppe scintille con Rabiot e un pizzico di sfortuna sul tiro al volo sul quale Szczesny si supera nella ripresa. Dall’87’ Davy KLAASSEN s.v.
Hakan CALHANOGLU 7,5: Il lancio per Thuram è roba da stropicciarsi gli occhi ma, pur giocando quasi da fermo, distribuisce palloni precisi come pochi. Se avesse infilato quel tiro a volo da fermo, San Siro sarebbe venuto giù.
Henrikh MKHITARYAN 7: Se non ci fosse, bisognerebbe inventarlo. Qualità, quantità, attenzione in copertura: avesse qualche anno di meno, le grandi d’Europa farebbero carte false per averlo.
Federico DIMARCO 6,5: I pericoli maggiori arrivano sempre dalla sua fascia, specialmente quando collabora con Mkhitaryan. Se coi cross ha poca fortuna, prova a fare da solo, sfiorando il gol a più riprese. Dal 71’ Carlos AUGUSTO 6: Entra in campo per limitare le puntate offensive dei bianconeri ed il suo lo fa, pur senza impressionare particolarmente.
Marcus THURAM 6,5: Si divora il vantaggio al 24’ sul delizioso lancio di Calhanoglu. Non il suo momento migliore ma è al posto giusto al momento giusto causando l’autorete di Gatti. La sua fisicità è importante per far risalire la squadra. Dal 76’ Marko ARNAUTOVIC 5: Avrebbe tra i piedi la palla giusta per mettere la partita in ghiacciaia ma, in qualche modo, riesce a farsi parare un tap-in quasi fatto.
Lautaro MARTINEZ 5,5: Il capitano affonda con la nave o, in questo caso, suona la carica ai compagni per tenere alto il ritmo. Guardato a vista da Gatti e Bremer, stasera non gli va bene neanche un rimpallo. Meglio nella ripresa, quando ha più spazi a disposizione.
Simone INZAGHI 7: La partita la fa l’Inter, costretta a inventarsi di tutto per superare il muro bianconero. Fortunato a sbloccarla prima dell’intervallo ma è un vantaggio più che meritato. Quando hanno spazio i nerazzurri giocano a memoria. Magari, nel secondo tempo, avrebbero potuto chiudere i conti ma comunque una gran prova dei nerazzurri.
JUVENTUS (3-5-2)
Wojciech SZCZESNY 7: Attento, guida la difesa come sempre, incolpevole sul gol dell’1-0, preciso nel resto della partita. Parate clamorose sul tiro a botta sicura di Barella e sul tap-in in contropiede di Arnautovic.
Federico GATTI 5,5: Dopo gli exploit in attacco, è sorvegliato a vista ed ha limitato molto il raggio delle sue puntate in avanti. Pasticcia sull’autorete ma ha il merito di mettersi l’errore alle spalle e francobollare Lautaro. Peccato per quel tiro dalla distanza che sfiora il palo. Dall’87’ Alex SANDRO s.v.
Gleison BREMER 7: L’eminenza grigia della difesa bianconera sbaglia poco o niente e contribuisce pure in fase di copertura sulla mediana. Nella ripresa toglie più volte le castagne dal fuoco ad Allegri.
DANILO 6,5: Allegri gli ha affidato il compito di rovinare le trame nerazzurre e lui ci mette il solito impegno e precisione.
Andrea CAMBIASO 6: Partita un po’ anonima la sua ma avere a che fare con la difesa migliore della Serie A non gli agevola le puntate offensive. Quando la Juve alza il baricentro avrebbe la possibilità di farsi notare ma non è la sua migliore serata. Dall’88’ Fabio MIRETTI s.v.
Weston McKENNIE 7: Appena ha spazio scatena il contropiede, nello spazio ha sia la velocità che la tecnica necessaria per mettere in grave crisi la difesa dell’Inter. Brilla meno nella ripresa, quando avrebbe gli spazi giusti per scatenarsi. Dal 90’ Carlos ALCARAZ s.v.
Manuel LOCATELLI 5,5: Arretrato, sembra quasi un difensore aggiunto, il che rende difficile contribuire in attacco. Quando la Juve prova a metter sotto l’Inter non è efficace come suo solito.
Adrien RABIOT 6: Un po’ spigoloso nel confronto con Lautaro ma, vista l’importanza della posta in palio, ci può stare. Le solite scintille con Barella ormai non fanno più notizia. Meno dominante rispetto al solito ma la mediana dell’Inter è una brutta bestia.
Filip KOSTIC 7: Il suo gioco non sarà tecnicamente sopraffino ma in quanto a spinta e velocità, il serbo è sempre una sicurezza. Dal suo piede la migliore occasione nella ripresa. Dal 75’ Timothy WEAH 5: Ultimamente sta vivendo un periodo non semplice e in campo si vede. Raramente pericoloso, si vede poco o niente.
Dusan VLAHOVIC 5: nervoso, sente molto la partita; quando McKennie gli mette sui piedi un assist al bacio, controlla male e spreca. Meglio nella ripresa, quando Bastoni gli concede una rovesciata.
Kenan YILDIZ 5: Ogni tanto svanisce dal campo, per poi invenarsi passaggi impensabili per i compagni di squadra. Un po’ isolato dal gioco, vuole un po’ strafare. Dal 75’ Federico CHIESA 6: Da lui Allegri si aspetta la scossa per riaprire la partita. L’impegno è quello di sempre, sia in termini di cross che di accelerazioni sulla sinistra. Peccato che il resto della squadra non sappia approfittarne.
Massimiliano ALLEGRI 5,5: Squadra attenta, concentrata, punita dall’unica imprecisione di Gatti. Pochissimo movimento in avanti nel primo tempo, il che si traduce in zero tiri in porta. Negli ultimi 20 anni era successo solo due volte. Nella ripresa la Juve alza il baricentro e prova a rimettere in sesto la partita, senza però essere mai veramente pericolosa. Vista l’importanza della partita, un po’ pochino.
Arbitro – Fabio MARESCA 5,5: Un po’ ondivago in quanto a metro di valutazione ma sembra riuscire a tenere in pugno una partita non semplice. Alcuni gialli un po’ severi nel primo tempo. Tutto sommato una prova discreta quella del fischietto napoletano.