Il pagamento della prima rata è prevista a giugno prossimo, ma anche nel 2024 sono tanti i bonus e gli sconti sull’Imu (oltre, logicamente, all’esenzione sulla “prima casa”) destinati a specifici contribuenti e categorie di immobili.
Con la legge di bilancio 2023 il governo Meloni ha inserito, ad esempio, l’esenzione dell’Imposta municipale unica per i proprietari che hanno la propria casa “occupata”, che si aggiunge ad altri bonus vigenti dalla legge di bilancio 2020.
Ma quali sono gli sconti e le esenzioni che saranno attive nel 2024? Entriamo più nel dettaglio.
Cosa è l’Imu
Come ricorda il dipartimento del Mef “L’imposta municipale propria (IMU) è l’imposta dovuta per il possesso di fabbricati, escluse le abitazioni principali classificate nelle categorie catastali diverse da A/1, A/8 e A/9, di aree fabbricabili e di terreni agricoli ed è dovuta dal proprietario o dal titolare di altro diritto reale (usufrutto, uso, abitazione, enfiteusi, superficie), dal concessionario nel caso di concessione di aree demaniali e dal locatario in caso di leasing”.
Bonus Imu al 25 e 50%
I proprietari che decideranno di affittare in locazione a canone concordato il proprio immobile avranno diritto ad una riduzione del 25% del costo complessivo dell’Imposta municipale unica. Il contratto di comodato d’uso gratuito deve essere registrato all’Agenzia delle Entrate e chi affitta deve risiedere nel medesimo Comune e non può essere proprietario di due immobili a uso abitativo.
Lo sconto arriva al 50% nel caso in cui l’immobile sia dato in comodato a genitori, figli o parenti in linea parenti entro il 1° grado che devono utilizzare l’immobile come abitazione principale; lo stesso bonus riguarderà, inoltre, i fabbricati dichiarati di interesse storico o artistico o quelli dichiarati inagibili o inabitabili e, dunque, non utilizzati.
Esenzioni
Come sappiamo, l’Imu riguarda gli immobili ad uso abitativo diversi dalla prima casa o abitazione principale, le abitazioni di lusso (categorie catastali A/1, A/8 e A/9) e gli immobili commerciali e sui terreni agricoli e aree fabbricabili.
Dunque sulla prima casa salvo specifiche situazioni – non si paga l’Imu ma ci sono altri immobili che sono esenti; si tratta degli immobili e fabbricati:
- destinati esclusivamente all’esercizio del culto.
- di proprietà della Santa Sede.
- di proprietà di stati esteri e organizzazioni internazionali.
Infine, l’ultima legge di bilancio ha stabilito l’esenzione per immobili utilizzati esclusivamente per:
- attività di tipo sanitario e assistenziali.
- Attività di ricerca scientifica e didattiche.
- Ludico-ricreative, culturali e sportive.
Imu in dichiarazione dei redditi: le deduzioni
Gli immobili di proprietà di imprese e lavoratori autonomi la cui funzione sia strumentale all’attività svolta possono essere portati in deduzione al 100% in sede di dichiarazione dei redditi.