La parabola di Elly Schlein, da astro nascente del Pd a giovane segretaria isolata dal suo stesso partito, si sta consumando davanti ai nostri occhi. Dopo l’ultima rilevazione Euromedia Research, nella quale si dava per certo che solo l’8,2% dei dem avrebbe condiviso la sua candidatura in vista delle prossime elezioni europee, a pochi giorni di distanza, sempre dall’analisi di un sondaggio, arriva la spiegazione di questo dietrofront. I numeri dell’ultima rilevazione Demopolis per Otto e Mezzo svelano l’arcano: mentre la candidatura di Giorgia Meloni porterebbe tre punti percentuali al suo partito, la corsa di Elly Schlein avrebbe un impatto insignificante per il Nazareno.
In vista delle prossime elezioni europee, snodo centrale sia per la vita europea dei partiti sia per misurare i rapporti di forza interni alle varie coalizioni, il sondaggio Demopolis non fa sconti al Partito democratico targato Schlein. Se da un lato Fratelli d’Italia consoliderebbe il suo primato anche in Europa, attestandosi al 28% delle preferenze, lo stesso non si può dire per il secondo partito italiano e principale forza d’opposizione insieme al Movimento 5stelle. Il Pd, stando ai numeri del sondaggio, potrebbe registrare un 20% in vista del voto di giugno. Otto punti di distanza rispetto al partito del premier Meloni e davanti al Movimento di Giuseppe Conte che dovrebbe fermarsi al 15,8 per cento.
Tutto rosa e fiori per Elly? Niente affatto: i veri guai arrivano quando il confronto è con la possibile forza elettorale della leader di Fratelli d’Italia. Nel caso in cui Meloni e Schlein decidessero di candidarsi (entrambe non hanno ancora sciolto le riserve) il peso politico guadagnato nell’ultimo anno dal premier schiaccerebbe le scarse capacità di leadership della segretaria democratica. Con il premier capolista sulla scheda elettorale FdI guadagnerebbe ben tre punti percentuali, attestandosi così al 31%. La candidatura della segretaria dem, al contrario, porterebbe il suo Partito democratico dal 20 al 21%. Tradotto: solo un punto in più rispetto a quello previsto senza una sua candidatura.
Ecco spiegato, in pochi e semplici passaggi, la differenza sostanziale tra le due leader al femminile. Quanto più la segretaria dem deciderà di alzare i toni del dibattito pubblico nei confronti di Meloni, tanto più la presidente del consiglio potrebbe sfruttarli per rispondere direttamente nelle cabine elettorali.
Nota metodologica:
Sondaggio realizzato da Istituto Demopolis per conto di Otto e Mezzo. Indagine condotta con tecnica mista CATI-CAMI-CAWI su un campione di 1.200 soggetti maggiorenni residenti in Italia tra il 31 gennaio 2024. Il campione è stratificato per zona e prevede quote per età e sesso. Il margine d’errore statistico è del 2,8% a un intervallo di confidenza del 95%. Il documento informativo completo del sondaggio sarà disponibile sul sito www.sondaggipoliticoelettorali.it