Casa Savoia in lutto per la morte Vittorio Emanuele di Savoia, spentosi a Ginevra all’età di 87 anni. Con lui se ne va inevitabilmente una parte della storia italiana, una storia profonda, che riporta a quel tempo in cui esisteva ancora il Regno d’Italia. Vittorio Emanuele, personaggio molto discusso fino ai nostri giorni, era figlio di Umberto II di Savoia, l’ultimo Re d’Italia.
Umberto II ebbe infatti un figlio maschio e tre figlie femmine dal matrimonio con la Regina Maria José: Maria Pia, Vittorio Emanuele, Maria Gabriella e Maria Beatrice.
Umberto II sposò Maria José, principessa del Belgio, l’8 gennaio 1930, nella cappella paolina del Quirinale. Pare che quella fra i due fosse realmente stata un’unione d’amore, anche se nel corso degli anni non mancarono attriti fra i due, dovuti per la maggior parte a caratteri e attitudini molto diverse. Dopo il viaggio di nozze, i coniugi rientrarono a Torino e andarono a vivere negli appartamenti di Vittorio Emanuele II e della regina Maria Adelaide, al Palazzo Reale di Torino.
Nel febbraio del 1931, Umberto venne quindi promosso generale di brigata dal padre, e lui e la consorte si trasferirono a Napoli, allontanandosi dalla “difficile” corte torinese. Cominciò il cosiddetto periodo Napoletano, che servì alla coppia per trovare un equilibrio. Maria José ebbe la possibilità di dedicarsi alle sue idee liberali, avendo anche l’opportunità di frequentare il filosofo Benedetto Croce. Tante le cattive voci intorno alla coppia reale, spesso messe in giro dalla propaganda dell’epoca, ma poi Maria José rimase incinta.
La prima a nascere fu Maria Pia, nata a Palazzo Reale a Napoli il 24 settembre 1934. Presenti all’evento la Regina Elena di Savoia ed Elisabetta del Belgio. Al battesimo della prima figlia di Umberto II, Benito Mussolini non partecipò e ciò destò molto scalpore. A Maria Pia venne dato lo stesso nome della regina del Portogallo, sorella di Umberto I.
Il 2 ottobre Mussolini dichiarò guerra all’Etiopia, ma Umberto venne tenuto lontano dall’impresa per volere di Mussolini. Fu uno smacco, per il duce, quando la coppia reale dette alla luce il tanto atteso erede machio. Vittorio Emanuele nacque il 12 febbraio 1937, alle 14:30, a Napoli. A lui venne dato il nome del nonno, l’attuale Re. Il bambino venne battezzato il 31 maggio nella Cappella Paolina, la stessa dove si erano sposati i genitori. Si trattò di una cerimonia in pompa magna.
Per Mussolini, che guardava con invidia alla maggiore libertà di cui disponeva Hitler, che non aveva un’autorità superiore a cui rispondere, fu un duro colpo da accettare, tanto che entrò spesso in collisione con la famiglia reale. L’apice venne raggiunto nel 1938, con la creazione del grado di primo maresciallo dell’Impero.
Mentre nella diarchia si verificavano sempre più attriti, nacque anche Maria Gabriella (Napoli, 24 febbraio 1940). Tre anni dopo, al Quirinale, nacque l’ultima figlia di Umberto II e di Maria Josè, Maria Beatrice. Era il 2 febbraio 1943. La situazione italiana, a quel punto, era tanto complessa che il lieto evento venne quasi del tutto ignorato.
Vittorio Emanuele di Savoia è rimasto in esilio dal 1946 al 2003. Dal matrimonio con Marina Doria ha avuto un solo figlio, Emanuele Filiberto.