Un’ispezione nel cantiere navale di Nampho, dove sono in costruzione diverse imbarcazioni da guerra. Il messaggio, ribadito per l’ennesima volta, di preparativi bellici in corso. E poi altri missili lanciati dalla costa occidentale verso il Mar Giallo, nel terzo test effettuato in appena una settimana. È altissima la tensione nella penisola coreana, dove la Corea del Nord continua a preoccupare i suoi vicini, Corea del Sud e Giappone, e gli Stati Uniti. Il timore è che il leader nordcoreano Kim Jong Un possa alimentare un’escalation pericolosissima, con il rischio di arrivare ad un conflitto regionale.
L’ultimo test della Corea del Nord
Lo Stato maggiore congiunto delle Forze armate sudcoreane ha rilevato il lancio di missili da crociera da parte di Pyongyang attorno alle 11:00 di oggi (le 3:00 in Italia). La mossa del Nord ha fatto seguito ad una serie di test sulle armi di fronte all’aggravarsi delle tensioni con Stati Uniti, Corea del Sud e Giappone. Come se non bastasse i lanci – dei quali non si conoscono ancora dettagli specifici, come il numero dei missili e la distanza percorsa – sono avvenuti poche ore dopo un preciso avvertimento di Kim.
Il presidente nordcoreano ha infatti ribadito la sua attenzione al rafforzamento delle forze navali, mentre è stato immortalato dai media nazionali a monitorare la costruzione di nuove navi da guerra in un cantiere navale, definendo tali progetti cruciali per i preparativi bellici del Paese. Kim ha nuovamente sollecitato la marina militare ad intensificare i preparativi tesi a “proteggere la sovranità marittima” della Corea del Nord.
Secondo i media nordcoreani, domenica scorsa Kim ha ha supervisionato personalmente il test di lancio di un missile da crociera per sottomarini. Stando al resoconto fornito dal quotidiano Rodong Sinmun, il presidente nordcoreano ha anche passato in rassegna gli sforzi della Corea del Nord tesi a sviluppare e assemblare un sottomarino a propulsione nucleare, evidenziando l’obiettivo di Pyongyang di costruire una marina militare dotata di armi nucleari per far fronte alle “minacce esterne“.
Preparativi bellici
Kim Inae, portavoce del ministero dell’Unificazione della Corea del Sud, ha fatto presente che era la prima volta che il ministero veniva a conoscenza della notizia dell’ispezione militare di Kim Nampho. Questo, ha spiegato l’alto funzionario di Seul, potrebbe suggerire un’espansione dei progetti navali dal cantiere navale orientale di Sinpo, che è stato la base del Nord per la costruzione di sottomarini. “Rendendo le minacce militari una routine, la Corea del Nord sta cercando di creare un senso di insicurezza nel popolo sudcoreano per minare la fiducia nel governo e attirare l’attenzione internazionale al fine di costruire un’atmosfera in cui le sue richieste debbano essere accettate“, ha dichiarato.
Certo è che la situazione nella penisola coreana è sempre più tesa. “La situazione nella penisola coreana è più pericolosa di quanto lo sia mai stata dall’inizio di giugno 1950“, ha scritto il sito 38 North, think tank specializzato in affari nordcoreani secondo cui Kim Jong Un potrebbe aver preso la decisione strategica di entrare in guerra. Gli Stati Uniti non hanno tuttavia colto alcuna indicazione o segnale di una minaccia militare diretta da parte della Corea del Nord. Almeno per il momento.