“A Kiev 60 miliardi sequestrati a Mosca”. Ma la Ue è contraria

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Gli Stati Uniti sono pronti a scongelare 60 miliardi di asset russi per consegnarli agli ucraini. Della questione si discute da mesi, ma ora la decisione sembra essere stata presa dalla Casa Bianca, per dare un segnale sia a Mosca che a Kiev. Per Joe Biden quei soldi dovranno essere destinati alla ricostruzione delle città e delle infrastrutture ucraine. L’anno scorso era stata la stessa segretaria del Tesoro americana, Janet Yellen, ad escludere un simile percorso, perché «illegale». Ma gli ostacoli incontrati al Congresso, per sbloccare i 60 miliardi di dollari di aiuti all’Ucraina, sembrano aver convinto il presidente, nonostante l’Unione europea si dica contraria, circostanza non secondaria visto che gran parte delle ricchezze russe trasferite all’estero, circa 240-250 miliardi di euro, si trovano negli istituti di credito e nelle fiduciarie europee di Paesi come Belgio, Olanda, Malta, Cipro.

A proposito di accordo al Congresso per l’ultima tranche di aiuti da inviare a Kiev, il segretario al Tesoro Usa, Yellen, in occasione di un incontro con alcuni membri della Commissione europea, ha insistito che «non possiamo lasciare che l’Ucraina rimanga senza soldi». Le discussioni si sono concentrate su «come privare la Russia della sua capacità di fare la guerra e al tempo stesso di sostenere l’Ucraina», un tema di «primaria importanza», ha insistito Yellen. «Dobbiamo mantenere la rotta e la pressione sulla Russia», ha confermato Valdis Dombrovskis, vicepresidente della Commissione europea, aggiungendo che «l’Ue vuole continuare a lavorare fianco a fianco con gli Stati Uniti per contenere la macchina da guerra russa». Ma il contesto politico degli Stati Uniti, con le elezioni presidenziali in vista e un nuovo duello tra Biden e Trump all’orizzonte, potrebbe impedire qualsiasi compromesso. Anche l’Ue, a sua volta, sta affrontando il blocco dell’Ungheria che si rifiuta di approvare 50 miliardi di euro di aiuti per l’Ucraina.

Russia e Ucraina intanto ieri hanno portato a termine un altro maxi scambio di prigionieri di guerra, quasi 400 in tutto. In realta 390: 195 soldati ucraini scambiati con 195 prigionieri russi.

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