Si schianta un altro caccia: cos’è successo all’F-16 Usa precipitato in Corea

Si schianta un altro caccia: cos'è successo all'F-16 Usa precipitato in Corea

Un altro incidente che ha coinvolto un mezzo militare statunitense è avvenuto in Corea del Sud in un contesto di crescenti tensioni con la Corea del Nord. Un aereo caccia F-16 dell’aeronautica degli Stati Uniti si è schiantato al largo delle coste sudcoreane nel terzo episodio di questo tipo di uno degli aerei da guerra dell’esercito americano in meno di un anno. Non ci sono stati feriti o vittime, mentre il pilota del mezzo è riuscito a “eiettarsi in sicurezza” ed è stato trasportato cosciente in una struttura medica per valutare in maniera approfondita le sue condizioni fisiche.

Lo schianto dell’F-16 in Corea del Sud

Tornando all’incidente, l’episodio è avvenuto durante una missione di addestramento sulle acque a ovest della penisola coreana alle 8.41 ora locale, secondo una dichiarazione della base aerea di Kunsan, a circa 180 chilometri a sud della capitale Seoul. Il pilota, assegnato all’8th Fighter Wing, si è eiettato in sicurezza ed è stato recuperato circa 50 minuti dopo l’incidente, si legge nella dichiarazione dell’Air Force.

Siamo molto grati alle forze di soccorso della Repubblica di Corea e a tutti i nostri compagni di squadra che hanno reso possibile il rapido recupero del nostro pilota“, ha affermato il colonnello Matthew Gaetke, comandante dell’8th Fighter Wing, in una nota (per la cronaca la prima unità all’estero a ricevere la piattaforma F-16 nel 1981). “Ora sposteremo la nostra attenzione sulla ricerca e sul recupero dell’aereo“. La causa dell’emergenza in volo è sotto inchiesta, ha detto la base aerea.

I preoccupanti precedenti

Quella appena raccontata è la seconda volta – in meno di due mesi – che l’aeronautica americana deve fare i conti con incidenti riguardanti i suoi F-16. Lo scorso dicembre un altro aereo da caccia F-16 dell’8th Fighter Wing si è schiantato nel Mar Giallo, al largo della costa sud-orientale della Corea del Sud. Anche in quel caso il pilota è riuscito a lasciare il mezzo sano e salvo prima dello schianto. In seguito alla vicenda Gaetke ordinò una pausa di due giorni sui voli per le indagini e il recupero dell’aereo. Non è chiaro se quell’indagine si sia conclusa.

Lo scorso maggio, un altro pilota dell’F-16 è riuscito a “eiettarsi in sicurezza” prima che il suo aereo si schiantasse contro un terreno agricolo vicino alla base aerea di Osan. Allargando l’osservatorio all’intera Asia, lo scorso novembre un aereo americano Osprey si è schiantato al largo delle coste del Giappone uccidendo tutti gli otto uomini a bordo.

L’F-16 è in ogni caso il cavallo di battaglia dei caccia dell’aeronautica americana, con ben 738 jet monomotore nella flotta, secondo World Air Forces 2024 di Flight Global. L’Air Force afferma inoltre che gli F-16 costituiscono circa la metà del suo inventario di aerei da combattimento. Secondo le statistiche dell’Air Force Safety Center, fornite per l’ultima volta dopo l’anno fiscale 2021, il servizio perde dalle tre alle quattro unità di aerei ogni anno a causa di incidenti in tutto il mondo.

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