Quando le munizioni sono le arance

Quando le munizioni sono le arance

È già iniziato il conto alla rovescia per il tanto atteso Carnevale che si tiene a Ivrea, in provincia di Torino, che di diritto è considerato il più antico Carnevale Storico del nostro Paese (esiste dal 1858) che, dopo le limitazioni dovute al Covid, quest’anno torna nella sua veste migliore con manifestazioni a 360 gradi e senza restrizioni. I giorni clou vanno dalla sera del Giovedì Grasso 8 febbraio e fino a martedì 13 con numerosi eventi nel fine settimana compreso tra quelle date.

Come funziona la Battaglia delle Arance

Tra gli eventi più suggestivi, oltre alle maschere e ai carri, ecco spuntare la Battaglia delle Arance considerata un grande gioco di ruolo ma anche una importante lezione civica tra i partecipanti: migliaia di persone si ritrovano in piazza per festeggiare il carnevale in un clima considerato “agonistico” ma rispettando le regole di buone maniere e quelle “non scritte” che hanno fatto sì che questa tradizione continuasse fino ai giorni nostri che “Ben evidenzia la lotta per la libertà, simbolo del carnevale eporediese“. La battaglia è tra nove squadre a piedi con indosso una casazza e i calzoni del colore della propria squadra: ognuna di loro occupa una postazione fissa. “Il numero dei carri invece varia di anno in anno, ormai si avvicinano alla cinquantina”, spiegano gli organizzatori. La premiazione finale riguarda invece le tre squadre che hanno raccolto un punteggio maggiore secondo la determinata da tiro, immagine e correttezza.

L’importanza della Mugnaia

ll Carnevale di Ivrea è stato riconosciuto come manifestazione italiana di rilevanza internazionale secondo la Comunicazione della Presidenza del Consiglio dei Ministri del 27 settembre 1956 “nel rispetto della storia e delle tradizioni popolari che contraddistinguono il Carnevale di Ivrea così come indicato nel ‘Cerimoniale dello Storico Carnevale di Ivrea‘”, si legge sulla Guida Ufficiale. Cenni storici a parte, il personaggio più importante è senz’altro la Mugnaia che è considerata l’eroina simbolo di libertà: la Mugnaia guida la sfilata nel centro storico di Ivrea prima a piedi e poi sopra un cocchio dorato dal quale lancia alla folla cioccolatini, caramelle e fiori.

Si riconosce facilmente perché è vestita di bianco in quanto simbolo di purezza oltre a indossare un “berretto frigio” perché eroina “della rivolta e sfila sul carro dorato in segno di vittoria trionfale. Deve essere sposata, perché sposa era Violetta. L’aggettivo che la caratterizza è ‘vezzosa’, cioè aggraziata e gentile come vuole la tradizione”, spiegano gli organizzatori. Ma il Carnevale Storico di Ivrea ha anche altri storici personaggi quali il Generale, il Sostituto Gran Cancelliere e il Podestà.

Come fare per partecipare

Gli organizzatori scrivono sul sito web ufficiale che il biglietto per domenica 11 febbraio si può acquistare online al costo di 15 euro più i diritti di prevendita. Prima della manifestazione si potranno acquistare anche negli Uffici del Turismo di Ivrea e Torino e presso la Galleria del Libro “mentre la domenica di Carnevale saranno attive numerose casse ad ogni varco di accesso alla città per accedere direttamente alla manifestazione”. Ingresso gratuito per chi ha meno di 12 anni, i residenti di Ivrea, i disabili e gli Aranceri iscritti regolarmente all’anno in corso e tutti i personaggi che fanno parte della sfilata.

Carnevale Ivrea

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