Ordigno esplosivo all’ambasciata di Israele a Stoccolma: attacco sventato

Ordigno esplosivo all'ambasciata di Israele a Stoccolma: attacco sventato

Un ordigno esplosivo è stato rinvenuto nei pressi dell’ambasciata di Israele a Stoccolma. A dare la notizia sono i media israeliani, che hanno espresso preoccupazione in merito alla situazione del loro Paese nel resto del mondo. La zona dove è stato trovato l’ordigno è stata chiusa dalla polizia svedese, e sul posto sono intervenuti gli artificieri. Non vi sono state, dunque, gravi conseguenze.

La ricostruzione

Secondo la stampa israeliana si è trattato di un attacco fortunatamente sventato. A quanto pare l’oggetto sospetto è stato notato nel corso della mattinata di oggi, mercoledì 31 gennaio, e la sua presenza è stata subito segnalata a chi di dovere. L’ordigno si trovava a poca distanza dalla sede dall’ambasciata israeliana della capitale svedese, ecco perché si è subito pensato a un attacco diretto alla Nazione.

Parlando con i media, un portavoce della polizia ha spiegato che la bomba si trovava fuori dall’area dell’ambasciata. Una volta dato l’allarme, sul posto si sono precipitate le forze dell’ordine svedesi, che hanno provveduto a sigillare la zona e a chiudere tutti i possibili accessi. Sono quindi intervenuti gli artificieri, incaricati di neutralizzare l’ordigno. Alla fine è stato deciso di farlo detonare, e la situazione è stata così risolta.

Siamo stati fatto oggetto di un tentato attacco contro l’Ambasciata d’Israele e i suoi impiegati. Non ci faremo intimidire dal terrore“, ha scritto sulle proprie pagine social Ziv Nevo Kulman, ambasciatore per Israele a Stoccolma. Il diplomatico ha poi ringraziato la polizia svedese per il pronto e veloce intervento.

Sale la tensione

A quanto pare ci sarebbe un certo malcontento in Svezia. Nella giornata di ieri, mille musicisti svedesi hanno preso posizione inviando al quotidiano Aftonbladet una lettera in cui chiedevano di escludere Israele dall’Eurovision previsto a Malmö dal 7 all’11 maggio di questo anno. Secondo i musicisti, Israele sarebbe da escludere per via della brutale guerra condotta a Gaza. Dello stesso avviso anche alcuni artisti in Islanda e in Finlandia.

A seguito dell’episodio di oggi, che si è comunque concluso senza alcuna grave conseguenza, le autorità locali hanno avviato delle indagini per cercare di ricostruire le dinamiche della vicenda e risalire al responsabile, o ai responsabili.

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