La “Terra amara” sarà il rifugio di chi vuole fuggire da Sanremo

La "Terra amara" sarà il rifugio di chi vuole fuggire da Sanremo

Domenica scorsa ha battuto l’eterno e intramontabile commissario Montalbano, passato sul primo canale all’ennesima replica. E ha abbattuto il muro dei tre milioni di spettatori in prima serata (risultati che già ottiene al pomeriggio, ad esempio lunedì ha fatto il record storico). Insomma, Terra amara, la soap turca amata dalle spettatrici di Canale 5, alla quarta stagione continua a dare risultati così strabilianti da essere spalmata ovunque sulla rete. Tanto che la settimana prossima diventerà il principale rifugio di chi non ha voglia di sorbirsi ore e ore di canzoni sanremesi: andrà in onda due sere di fila, mercoledì 7 e giovedì 8 sempre sull’ammiraglia Mediaset (oltre che domani sera, dove se la vede con il Doc di Raiuno). Praticamente, una consacrazione. Questa dizi, abbreviazione in turco di «serie tv», ha ammaliato le fan con quell’intreccio di intrighi, amore, passioni, delitti che ruota intorno alla ricca famiglia di Yaman nella Turchia anni ’70. Così tanto che il pubblico è disposto a fare uno slalom tra orari di messa in onda per non perdersi la fittissima trama.

Comunque, in attesa della sbornia musicale sanremese, i palinsesti si sono riempiti di fiction. Soprattutto il primo canale che sta facendo un’immersione nella storia del fascismo e dintorni: stasera ultima puntata di La lunga notte sulla caduta di Mussolini che lunedì nella prima puntata ha ottenuto il buon risultato di quasi il 20 per cento di share (3.560.000 spettatori). Mentre lunedì 5 toccherà al film tv La Rosa dell’Istria sugli esuli istriani.

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