Non è la prima volta che qualcuno sostiene di essere in contatto con il “fantasma” di Lady Diana. Perfino Harry e Meghan avrebbero rivelato di aver, in qualche modo, “comunicato” con la principessa defunta. Sono numerose le storie secondo cui lo spirito di Lady D sarebbe ancora bloccato in questo mondo per ragioni non meglio precisate. L’idea ha affascinato perfino gli autori di “The Crown”, che l’hanno usata come (non originale) espediente narrativo nelle trame della serie Netflix. Ora alle storie di presunti avvistamenti dello spettro di Diana se ne aggiunge un’altra, raccontata dall’ex maggiordomo di corte Paul Burrell. Quest’ultimo sostiene che il fantasma della principessa infesterebbe la sua casa perché avrebbe un messaggio importante da dargli.
Odore di tabacco e strani rumori
Quando Paul Burrell iniziò a lavorare a Buckingham Palace, alle dipendenze della regina Elisabetta, aveva solo 18 anni. Era il 1976. Più di dieci anni dopo, nel 1987, venne assegnato alla residenza di Highgrove, divenendo il maggiordomo dell’allora principe Carlo e di Lady Diana. Burrell rimase accanto alla principessa fino alla fine, diventandone uno dei principali confidenti. Dopo il tragico incidente nel Tunnel dell’Alma, il 31 agosto 1997, l’uomo si dedicò completamente alla scrittura, raccontando in libri invisi ai Windsor, ma subito diventati best seller, i retroscena della breve esistenza di Diana.
Lo scorso 25 gennaio l’ex maggiordomo è tornato a far parlare di sé per una vicenda piuttosto inquietante, citata dal Daily Mail. Burrell, infatti, è convinto che un fantasma, forse proprio quello di Lady Diana, vagherebbe nella sua abitazione nel Cheshire. Per questo si è rivolto al programma televisivo di Discovery + “Celebrity Help! My House is Haunted”, un reality show che si occupa di presunti eventi paranormali. “C’è un fantasma in casa mia e vorrei sapere chi è. Questa presenza è sempre stata in casa per quanto posso ricordare”, ha rivelato l’ex maggiordomo durante la trasmissione.
Poi ha raccontato di essere stato protagonista, con il marito Graham Cooper, di presunti fenomeni inspiegabili: “Mio marito si è svegliato alle tre del mattino, si è seduto di scatto sul letto e ha gridato: ‘C’è qualcuno nella stanza! C’è qualcuno nella stanza! Riesco a vedere qualcuno ai piedi del letto! Mi sono svegliato di soprassalto e ho visto una forma, o qualcosa del genere’. Ho pensato davvero che fosse un fucile o una mazza da baseball. Poiché siamo in un posto sperduto, nessuno ci sentiva gridare”.
Le stranezze non finiscono qui: “In casa percepiamo odore di tabacco. Spesso udiamo rumori nella stanza da letto al piano superiore. Di tanto in tanto sentiamo un tonfo. Non c’è nessun altro nella casa”. Burrell, sicuro di non essersi sbagliato, ritiene che questi eventi possano avere una sola spiegazione: “Penso che se qualcuno potesse tornare, sarebbe la Principessa. Se volesse dirmi qualcosa, la Principessa verrebbe da me”.
Un “messaggio” dall’Aldilà?
Il medium Ian Lawman, chiamato a verificare il racconto, si sarebbe recato nella presunta casa infestata senza sapere chi ne fosse il proprietario. Solo dopo aver notato una foto di Paul Burrell su un tavolo avrebbe compreso dove si trovava in realtà. Commosso, il medium ha ricordato di aver conosciuto la principessa, di averla incontrata in diverse occasioni. Infine ha dichiarato: “Lei è in questa casa, è qui. Sta cercando di dare un messaggio a Paul”, aggiungendo: “L’emozione mi ha travolto appena ho messo piede in questa casa…Non sono mai stato qui prima, ma c’è qualcosa di familiare che mi fa impazzire. Sono emozionato. C’è una donna qui. Sento la sua energia in tutta la casa”. Il medium e il team del programma non si sono fermati qui, ma hanno addirittura tentato di mettersi in comunicazione con questo fantasma, che avrebbe risposto alle loro domande dicendo: “Sono qui”, “mi dispiace” e “Francia”.
Tutto ciò che non torna
La storia raccontata da Paul Burrell e la successiva indagine del programma di Discovery + presentano numerose lacune e forzature. In tutta la storia dell’umanità nessuno è mai riuscito a produrre prove convincenti e verificabili dell’esistenza dei fantasmi. Lasciando da parte chi, con metodi truffaldini e facendo leva sulle fragilità degli altri, specula su questi temi, va anche detto che alcuni possono credere davvero, in buona fede, di aver avvertito o visto, o sentito delle presenze, magari suggestionati da racconti, romanzi, film, oppure perché si trovano ad affrontare una perdita dolorosa. È tutto normale e comprensibile. Semplicemente ciò non ha nulla a che vedere con i fantasmi, bensì con altre cause spiegabili in maniera razionale.
Il programma “Celebrity Help! My House is Haunted”, pur avvalendosi dell’opinione di storici e psicologici, come sottolinea il Daily Mail, è un prodotto che punta al sensazionalismo. Un tipo di format molto usato nel Regno Unito e negli Stati Uniti per affrontare questo genere di argomenti controversi. Ian Lawman, che è entrato nella casa di Paul Burrell, è un medium, ma sul suo profilo Instagram si presenta anche come “esorcista”. Ancora il Daily Mail riporta che sarebbe stato “ordinato esorcista”. Una qualifica non del tutto chiara, almeno in apparenza: gli esorcismi, secondo la Chiesa cattolica, possono essere praticati solo dai vescovi autorizzati. Non sembra che il medium faccia parte di questa categoria, almeno stando alla sua biografia.
Inoltre è molto strano che il medium non sappia a chi appartiene la casa in cui è arrivato. Quale sarebbe il motivo di questa presunta inconsapevolezza, perché nessuno lo avrebbe avvisato di questo particolare? Soprattutto è bizzarro che lo stesso Lawman non abbia chiesto informazioni prima della partenza, cosa che sarebbe stata del tutto ovvia.
Burrell, poi, non ha collegato subito il fantasma a Lady Diana, ma appare piuttosto evidente che il programma sarebbe stato costruito per portarci a quella conclusione. In fondo i rumori, gli odori e le forme che lui e Graham dicono di aver sentito e visto potevano essere frutto di suggestioni, brutti sogni, sensazioni dovute allo stato di dormiveglia.
Ma facciamo pure finta, per un attimo, che i fantasmi esistano: perché la casa dell’ex maggiordomo doveva essere infestata proprio da Diana Spencer? Non vi è nulla che lo confermi. Ian Lawman espone questa deduzione sulla base di una semplice percezione, a quanto pare dopo aver saputo che la casa in cui si trova è di proprietà dell’ex maggiordomo della principessa. Paul Burrell sostiene anche di essere perseguitato da queste “presenze” da anni, eppure avrebbe cercato una soluzione al suo problema solo ora. Per giunta rivolgendosi a un programma televisivo. Perché non agire subito e, comunque, con più riservatezza, tenendo anche conto del dolore che simili “rivelazioni” potrebbero arrecare alla famiglia di Diana?
Infine rimane la questione del presunto contatto con il fantasma di Lady D, che avrebbe sussurrato, ovvero “Sono qui”, “Mi dispiace” e “Francia”. Molte volte il nostro udito viene ingannato, percependo non il segnale acustico reale, ma il significato che noi vogliamo, o che siamo indotti, a dare a quel segnale. Un’interpretazione puramente soggettiva di un suono del tutto casuale. Di studi in merito (a partire dalla bufala della metafonia) ne sono stati fatti moltissimi. Un esempio molto banale: se qualcuno ci fa ascoltare una registrazione di bassa qualità, disturbata e poi ci dice che, forse, in questo audio c’è una voce che sta pronunciando il termine “casa”, noi saremo inclini a sentire questa parola, tentando di dare una spiegazione razionale, una “forma”, diciamo così, a qualcosa di apparentemente inspiegabile.
Nel caso specifico Burrell e il team del programma potrebbero aver immaginato che il fantasma della principessa Diana chiedesse scusa per aver “infestato” la sua abitazione e nominasse il luogo in cui è morta, ovvero la Francia, sebbene non sia evidente il nesso fra le tre espressioni.
Tutte le storie che circolano sul presunto fantasma di Lady Diana potrebbero nascondere, in realtà, la tristezza per una perdita che il mondo non ha del tutto elaborato. La morte della principessa, improvvisa, prematura, ci ha lasciato sgomenti. Da una parte ci sembra strano, inconsciamente, che una donna così famosa, così bella e giovane possa morire in modo tanto drammatico. Quasi la fine, l’impermanenza non toccasse i personaggi iconici, percepiti in una sorta di olimpo al riparo dagli eventi terreni.
Dall’altra la vita di Diana è stata spezzata in modo repentino, dunque è normale chiederci cosa avrebbe fatto se oggi fosse ancora qui. Spesso la figura evanescente del fantasma non è che una proiezione dei nostri desideri, ma anche delle nostre paure. È la risposta che cerchiamo e non riusciamo a trovare, l’ipotesi irreale, ma a volte confortante, che formuliamo di fronte ai misteri della vita e della morte.