Un Cristo risorto con le sembianze di un modello un po’ effeminato, coronato da tre spighe, con i capelli ondulati fino alle spalle e la barba curata, la pelle curata e un po’ di trucco. Non si tratta della bizzarra trovata per sponsorizzare un gay pride, ma del manifesto della celebre Settimana Santa di Siviglia, tra gli eventi religiosi più importanti di tutta la Spagna e che negli anni ha radunato migliaia di fedeli. L’opera del pittore Salustiano Garcia è stata presentata a un evento del Consiglio delle confraternite di Siviglia alla presenza del sindaco andaluso José Luis Sanz e la trovata che strizza l’occhio alla comunità Lgbt non è passata inosservata.
Per molti si tratta infatti della rappresentazione di un Cristo gay, un omaggio limpido alla comunità arcobaleno. Tanto da spingere molti fedeli a raccogliere le firme su change.org per ottenere la rimozione immediata del manifesto: superate le 12 mila sigle in poche ore. “Il quadro rappresenta Cristo risorto, ora convertito in Dio. Un Cristo Dio pieno di maestà, serenità, tenerezza, dolcezza… dallo sguardo fermo ma tenero”, ha spiegato Salustiano Garcia a El Mundo. Non parliamo di un artista emergente, ma di un maestro del campo figurativo nonché magistrale ritrattista. L’andaluso ha inoltre rivelato di essersi ispirato al figlio Horacio, ma per tanti cattolici si tratta semplicemente di blasfemia: il Cristo del manifesto della Settimana Santa è stato reso un simbolo dell’orgoglio Lgbt.
Il dibattito in rete è a dir poco rovente. C’è chi accusa l’artista di aver puntato solo a soddisfare le istanze arcobaleno e chi invece promuove la scelta, sottolineando la bellezza e la modernità dell’opera. “Molte critiche sono infondate, ma ci sono molti fondamentalismi”, la reazione di Salustiano Garcia:“Dove vedete lo scandalo, l’irriverenza verso chi? […] Dicono che sembri gay, Dio venga a vedere”. Ma la versione del pittore non ha convinto, anzi. “Vergognoso”, “orribile”, “deplorevole” i commenti che spiccano su X, ex Twitter, ma c’è anche chi va oltre: “Una bestemmia e un disprezzo verso Dio”. C’è anche chi, più ironicamente, ha paragonato il Cristo di Salustiano Garcia a Conchita Wurst, l’artista oggi drag queen. “È solo una provocazione”, la rabbia di Javier Navarro, politico di Vox.
In mezzo a tante parole, è evidente l’assenza di un’impronta religiosa nel manifesto della Settimana Santa di Siviglia. Effeminato o ammiccante, sessualizzato o originale, sicuramente non è un Cristo degno della pittura sacra e della spiritualità, che fino a prova contraria dovrebbe rappresentare la base dell’atteso evento andaluso. Insomma, il sospetto di un omaggio alla cultura Lgbt è piuttosto comprensibile.