“Non sono stato valorizzato in generale. Questa cosa mi logora. Ho la sensazione che qualunque cosa tu faccia non venga valorizzata. Mi dispiace dirlo, ma ripeto, è così che sento le cose: allenare il Barcellona diventa spiacevole. Ti fanno sentire come se non valessi nulla. Ne avevo parlato con Pep e me l’aveva detto. È successo lo stesso con Valverde, e anche Luis Enrique l’ho visto soffrire. La cosa deve farci riflettere, abbiamo un problema con l’esigenza che accompagna la posizione di allenatore del Barça. Sembra che ti giochi la vita a ogni partita, e per questo dico che è un mestiere crudele, non te lo godi. Sarò sempre a disposizione per ciò di cui ha bisogno il club. Non escludo di tornare un giorno, ma ora il club non ha bisogno di me. Quella dell’addio è una decisione che avevo già preso, e che ho iniziato a prendere in considerazione già a inizio stagione. Ripeto, non si dà valore al lavoro”, firmato Xavi. La panchina del Barcellona, dunque, sarà orfana dell’ex centrocampista che dopo aver vinto la Liga nella passata stagione sta vivendo un’annata difficile a oltre 10 punti dalla vetta della classifica e con tanti bassi e pochi alti.
Il nome a sorpresa
Secondo la stampa spagnola ci sarebbe un nome a sorpresa, e forse non troppo gradito alla maggioranza dei tifosi catalani: José Mourinho, che con l’Inter, nella semifinale di Champions League del 2010, e soprattutto ai tempi del Real Madrid ha avuto rapporti molto tesi con i blaugrana. A proporre lo Special One al Barcellona sarebbe stato il potente agente Jorge Mendes anche perché Mou è libero essendo stato esonerato da pochi giorni dalla Roma. Non solo il 61enne lusitano, però, in lizza per la panchina blaugrana visto che ci sono anche Thomas Tuchel, Thiago Motta, Roberto De Zerbi e Hans-Dieter Flick.
Un vecchio amore
Mourinho nella sua lunga carriera ha già militato tra le fila del Barcellona tra il 1996 e il 2000 con Bobby Robson che lo porta con sè nel 1996 comesuo vice. La stagione si conclude con i successi in Coppa di Spagna, Coppa delle Coppe, e Supercoppa di Spagna e il 28 giugno 1997, durante i festeggiamenti della Coppa di Spagna, Mourinho prende il microfono e urla al pubblico: “Oggi, domani e sempre con il Barça nel cuore”. L’anno seguente sulla panchina del Barcellona arriva Louis van Gaal, che decide di tenersi stretto Mou nel ruolo di vice. Il 16 maggio 2000 van Gaal gli permette di guidare la squadra blaugrana nella finale della Copa Catalunya con il Barcellona che batte il Mataro 3-0.