Un aereo della Marina degli Stati Uniti destinato a un compito complesso quando essenziale – guidare i sottomarini lanciamissili balistici e nucleari nel caso che il Norad venisse distrutto o fosse incapace di comunicare con le forze strategiche – sta attirando l’attenzione a causa dell’aspetto estremamente alterato del suo rivestimento esterno: sembra scampato a un’Apocalisse nucleare.
Stiamo parlando di un E-6B “Mercury” appartenente alla flotta dei cosiddetti “aerei del giorno del giudizio“, o “specchi“, piattaforme aeree destinate a ricoprire il delicato ruolo di comando e coordinamento della triade nucleare degli Stati Uniti. Un mezzo che consente alla triade di mantenere la capacità di reazione/mantenimento della deterrenza anche nel caso di eventuali criticità nel collegamento tra i vettori di lancio schierati in tutto il globo, e il Comando di Difesa Aerospaziale del Nord-America (Norad) che si trova in Colorado.
E-6B ‘Doomsday Plane’ Looks Like It’s Been Through Armageddon
The Navy is trying to figure out exactly why a E-6B Mercury airborne nuclear command and control aircraft has ended up looking so distressed.
Story: https://t.co/CfrH04V0wF— The War Zone (@thewarzonewire) January 26, 2024
Il velivolo ha attirato l’attenzione dopo essere apparso sulle piste dell’Arizona con quella che sembra essere “una verniciatura fortemente alterata“, ragione per cui il portale specializzato The War Zone ha contattato la Marina statunitense per ricevere informazioni e “andare a fondo” nella questione. L’E-6B, numero di serie 164387, operato dalla Us Navy, mostra una parziale e diffusa mancanza della verniciatura grigio-panna che normalmente ricopre la sua fusoliera. La stessa mancanza si rileva sulla sezione di coda, sui reattori e sulle ali. Uno sguardo ingenuo potrebbe pensare a una livrea mimetica un poco antiquata, invece, osservando con attenzione, appare evidente come la vernice sembrerebbe “estirpata” da quelle che potrebbero essere condizioni atmosferiche straordinarie o decenni di inutilizzo: come fosse un residuato bellico post-apocalittico.
“La vernice sull’aereo E-6B 164387 non aderisce al fissante“, avrebbe dichiarato l’Us Navy attraverso l’ufficio di controllo e comunicazione strategico aviotrasportato del Naval Air Systems Command; garantendo che un’indagine è in corso e stanno lavorando per trovare una una “soluzione adeguata”. L’E-6B immortalato con la sua vernice post-apocalittica è stato avvistato mentre decollava da Tucson per raggiungere la base aerea di Tinker in Oklahoma, sede del gruppo di comunicazioni strategiche dell’Us Navy e base della flotta dei Mercury, forte di 16 aerei sviluppati sulla cellula del Boeing 707. L’Us Air Force, che all’occorrenza dovrebbe poter “comunicare” con i vettori di lancio di sua competenza, dispone di quattro aerei E-4B Nightwatch basati su Boeing 747.
Gli aerei del “giorno del giudizio”
La flotta di E-6B Mercury rappresenta un asset fondamentale per gli Stati Uniti e per la deterrenza nucleare delle sue Forze armate. Velivoli come questi – che contano tra i 12 e i 14 membri di equipaggio tra piloti, avieri e operatori addetti ai sistemi – si rivelerebbero essenziali nel momento più critico: quando da “sopravvissuti” ad un primo attacco nucleare dovrebbero trasmettere gli ordini di per effettuare e coordinare gli attacchi nucleari attraverso la notifica dei fatidici “messaggi di azione di emergenza” (Eam).
I Mercury vantano una serie di “capacità particolari” attraverso i loro sofisticati apparati, tra cui la possibilità di estendere un’antenna lunga otto chilometri per comunicare con i sottomarini classe Ohio che si troverebbero in immersione con i loro missili balistici nucleari Trident II. In passato, durante la Guerra fredda, quando il Norad era situato sul Monte Cheyenne ed era considerato obiettivo “vulnerabile ad un possibile attacco sovietico”, i vertici militari statunitensi sostenevano che uno degli aerei del “giorno del giudizio” dovesse sempre essere in aria, 24 ore su 24, dandosi il cambio con un altro in staffetta per avere la certezza che qualcuno avrebbe potuto impartire gli ordini per un second strike ai sottomarini nucleari.
Rispetto alle preoccupazioni dell’apparente obsolescenza dell’E-6B osservato, una nota della Marina ha dichiarato che:”L’aereo rimane pienamente in grado di svolgere missioni e continua a supportare tutti i compiti assegnati“. Garantendo che l’aereo de giorno del giudizio al centro della nostra attenzione può svolgere la sua missione nel caso remoto che la base area e spaziale di Peterson venisse distrutta e che ai sottomarini dovesse essere ordinato di “lanciare” il loro balistici intercontinentali armati con testate nucleari multiple sui bersagli prefissati. Lasciando percepire che nel giorno del giudizio la “vernice e il fissante” non saranno componenti essenziali.