«Occupazione, apartheid e occupazione». Basterebbero queste tre parole, riferite a Israele, per qualificare il «convegno» che i giovani Pd hanno messo in piedi per il 15 febbraio a Milano. Se non bastasse, hanno evocato la «resistenza» palestinese, hanno omesso (almeno nella locandina) ogni riferimento all’attacco del 7 ottobre, e hanno invitato a parlare di un tema così delicato personaggi artefici di una narrazione del tutto sbilanciata. Non soltanto l’attore Moni Ovadia, che va per la maggiore a sinistra del Pd, o la «rapporteur Onu» Francesca Albanese, ma anche altre figure. Ancor più discutibile tale Ibrahium Youssef che in un 31 dicembre condivideva un «meme» del Giovani palestinesi che invitava a «sparare petardi» solo su Israele. E poi c’è Alae Al Said, presentata come scrittrice e attivista. Ebbene, un esponente della Comunità ebraica, l’ex vicepresidente Daniele Nahum, oggi consigliere comunale Pd, ha recuperato cosa abbia scritto la Al Said il 7 ottobre. E a suo dire ha scritto questo: «Una mattina d’autunno ti svegli e scopri che la storia si è alzata prima di te (…), ha impugnato una penna e ha deciso: Oggi scrivo il capitolo più bello di tutti…».
Davvero troppo, anche per un’iniziativa del Pd. «Chiedo al più presto che venga chiarita la linea nelle sedi opportune – ha dichiarato Nahum – perché per quel che mi riguarda è irricevibile». «Irricevibile» anche per il capogruppo Fdi Riccardo Truppo. «Sconcertante» pure per Iv. La Lega va all’attacco col capogruppo Alessandro Verri e Oscar Strano, che chiedono la rimozione dell’assessore municipale Lorenzo Pacini, che ha partecipato pure alla manifestazione non autorizzata di sabato.