Adescava gli uomini su internet poi li drogava e li derubava di tutto

Adescava gli uomini su internet poi li drogava e li derubava di tutto

Li adescava su una chat di incontri, li narcotizzava e poi li derubava. È stata arrestata ieri a Cornate d’Adda una quarantenne boliviana la cui storia ricalca quella della «mantide» della Brianza Tiziana Morandi (condannata a 16 anni per aver drogato una decina di uomini).

La donna arrestata il 26 gennaio con l’accusa di aver aggredito due ultracinquantenni conosciuti in rete per rapinarli, narcotizzandoli con gocce di benzodiazepine diluite nel caffè, è Lindys Perez Felip, 40 anni, con passaporto boliviano. Le indagini sono scattate perchè i due episodi hanno caratteristiche molto simili e la seconda vittima, un uomo di 66 anni, è finito in codice rosso in ospedale. La donna creava l’occasione per drogare le persone da rapinare approfittando del sito di incontri Nirvam. Una volta adescata la vittima, gli dava appuntamento e si presentava con il caffè in un bicchierino di plastica. Poi attendeva che l’uomo perdesse i sensi per rapinarlo. Il 66enne però si è messo alla guida dell’auto, si è addormentato al volante ed è andato a sbattere contro il muro di un palazzo. È stato portato d’urgenza al San Raffaele, ricoverato in codice rosso e intubato. La vicinanza sospetta della donna, già segnalata ai vigili, ha fatto scattare le indagini: nell’abitazione della boliviana sono state trovate confezioni di benzodiazepine.

La procura ha quindi fermato l’accusata per lesioni e rapina contestandole anche un episodio simile avvenuto il 15 gennaio. In quel caso la vittima era un tassista di 51 anni, anche lui conosciuto su Nirvam. Dopo aver bevuto il caffè drogato offerto dalla donna il tassista aveva perso i sensi ed era stato derubato di 600 euro che custodiva nel marsupio. Incrociando le testimonianze dei due uomini e controllando le registrazioni degli impianti di videosorveglianza è scattata la perquisizione in casa della donna.

I militari hanno osservato che l’arrestata attendeva che, al termine degli incontri, le vittime perdessero i sensi mentre erano sull’auto per poterli rapinare. Senza però riuscirvi, nel secondo caso, quello dell’incidente grave.

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