Volkswagen ID.Buzz, come viaggiare in compagnia con il sorriso – La prova

Volkswagen ID.Buzz, come viaggiare in compagnia con il sorriso – La prova

Volkswagen ID.Buzz richiama a gran voce quell’approccio tipicamente hyppie alla vita, di cui il suo antenato, il Volkswagen T1, si fece portavoce nel periodo trascorso tra gli anni ’60 e ’70. Tutto rimanda a quel modello ormai storico, dal design degli esterni al minimalismo degli interni, al pari del concetto di mobilità “green” assicurato dalla meccanica 100% elettrica che lo caratterizza. Crescono le dimensioni al pari dei listini, che ora partono da una base di 67.390 euro.

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Design e dimensioni

Basta un’occhiata per riconoscere la fisionomia dell’iconico “Bulli” della casa tedesca, il celebre furgoncino che ha letteralmente spopolato tra la fine degli anni ’60 e gli anni ’70, continuando poi a popolare le strade nei decenni successivi. Forma squadrata, grande stemma Volkswagen in bella vista al centro e duplice colorazione a contrasto per la carrozzeria. Riprende dal suo antenato anche le ampie superfici vetrate, volte a massimizzare l’illuminazione a bordo, ricreando così uno spazio piacevole da vivere anche nei lunghi viaggi.

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Completamente rivisto lato estetico, affina le linee in ottica moderna, per ben adeguarsi alle dimensioni: 4,71 metri di lunghezza, ben 1,99 di larghezza e 1,91 di altezza. È sicuramente imponente su strada, ma appare più snello del previsto grazie alle voluminose ruote da 20” (fino a 21”), con cerchi in lega aerodinamici e dalla duplice tonalità. Nel frontale appare la linea led destinata alla firma luminosa diurna oltre ai due gruppi ottici LED Matrix, dal design che simula l’occhio umano. Nella zona inferiore appare una grande griglia a nido d’ape, con due feritoie ai lati. Nel retro spicca invece le luci led a sviluppo orizzontale, con la trama luminosa ad “X” e che congiunge i fari da parte a parte.

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Interni e tecnologia

L’abitacolo è il fulcro della vettura, capace di sfruttare a pieno le potenzialità della piattaforma nativa elettrica MEB sulla quale è costruita. Il pavimento è completamente piatto e poggia sulla batteria da 82 kWh già utilizzata dal costruttore tedesco per altri modelli in gamma. C’è spazio in ogni direzione, con tante soluzioni prese in ottica comfort e praticità. Vani porta oggetti ovunque – inclusa la consolle centrale removibile, che nasconde due cassetti, un apribottiglie e il raschietto per la brina – oltre all’imponente mensola di fronte al passeggero anteriore per riporre chiavi e oggetti. Non mancano i porta bevande a scomparsa, altri vani ai lati del volante incluse prese USB C e ricarica wireless per il telefono. Apprezzabile anche la fantasia cromatica che caratterizza l’interno, con inserti in simil lego a rendere più piacevole l’abitacolo. I materiali sono prevalentemente plastici ma solidi, con pelle sul volante e plastiche morbide in alcuni punti del cruscotto e del pannello portiera.

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Le sedute sono comode e abbastanza contenitive, anche se non risulta di serie la regolazione elettronica della postura; sono realizzate con materiale riciclato. Non manca però la possibilità di riscaldamento. Sono anche presenti due comodi braccioli basculanti per ciascun occupante della zona anteriore, per massimizzare il comfort in marcia o durane le soste. Al centro della plancia troneggia, a sbalzo, il display dell’infotainment da 10 o 12,3” presenta un software simile a quello già visto su altri modelli della casa. La grafica è gradevole ma non è particolarmente fluido o intuitivo da usare nelle prime fasi. Dispone comunque di Apple CarPlay e Android Auto wireless o tramite cavo USB-C. Manca purtroppo un sistema capace di tenere il passo della concorrenza, al fine di poter permettere agli occupanti di vivere al meglio lo spazio a bordo, soprattutto in compagnia. Sarebbe l’ideale pensare ad una qualsiasi forma di intrattenimento, magari per sfruttare le soste durante le fasi di ricarica.

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Spazio a bordo

Ovviamente lo spazio non manca, così come la luminosità e la praticità di utilizzo dei metricubi all’interno. Le portiere posteriori possono essere automatizzate (con l’allestimento Pro+) e assicurano massimo comfort durante le fasi di salita e discesa dal veicolo: si possono azionare dal telecomando o dai tasti posti all’interno, sia sulla consolle anteriore che sul montante posteriore. Ci sono delle comode fettucce per facilitare l’accesso a bordo, con una pensilina sulla quale appoggiare i piedi. Più complessa l’operazione di salita all’anteriore: ci si può aiutare con il comodo scalino, sebbene l’altezza da terra sia davvero considerevole. Per i passeggeri posteriori sono anche disponibili dei comodi tavolini a scomparsa e la seduta può scorrere avanti o indietro a piacimento (fino a 15 cm di escursione), così come l’inclinazione dello schienale. Strano che non sia presente la botola sul sedile centrale, per facilitare il carico di oggetti passanti. Il vano di carico è poi davvero importante, con il portellone perfettamente verticale che, aprendosi verticalmente, funziona anche come protezione dalla pioggia nelle fasi di carico o scarico, con due luci led annesse. La capacità minima parte da ben 1.100 litri, con un piano rimovibile (Multiflex) che permette di organizzare al meglio il carico, dotato di una paratia ripiegabile per fermare alcuni oggetti. Peccato non si possano completamente rimuovere i sedili posteriori. L’auto è inoltre predisposta per accogliere i sette posti, con una terza fila di sedili, sebbene non risulti ancora disponibile una versione simile.

Prova su strada

Volkswagen ID.Buzz sfrutta una piattaforma nativa elettrica inizialmente pensata per le vetture tradizionali, quindi manifesta fin dai primi metri una dinamica di guida ben distante dai tipici veicoli commerciali. Lo sterzo è abbastanza corposo e i cambi di direzione avvengono in maniera lineare, precisa, senza presentare un rollio particolarmente accentuato. Anzi, merito dell’assetto rigido e delle ruote fino a 21”, risulta relativamente composto in curva, a scapito però del comfort. Passando sulle buche più secche palesa una certa ruvidità nella gestione delle vibrazioni. Tuttavia, sorprende per lo scatto e la prontezza all’erogazione. Il motore elettrico da 204 CV collocato sull’asse posteriore risulta quasi fulmineo nell’erogare la potenza massima di cui dispone, anche grazie ai 310 Nm di coppia sempre disponibili. L’accelerazione sullo 0-100 km/h è coperta in 10,2 secondi, un valore comunque importante considerando la stazza e la mole, con un peso in ordine di marcia che sfiora i 2.500 kg. Disponibile anche la frenata rigenerativa, attivabile dal manettino per la marcia posto a fianco della strumentazione: la frenata è piuttosto energica ma non è possibile regolarla su più livelli e nemmeno impostare la guida ad un solo pedale.

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Certamente destreggiarsi nel traffico con queste dimensioni non è un’operazione facile. C’è bisogno di prendere dimestichezza con gli ingombri ed eventualmente si può ricevere assistenza dalle telecamere e dai sensori di parcheggio. Sorprende poi il raggio di sterzata (11 metri), consentendo manovre anche nello stretto. Alle alte velocità però, la grande superficie frontale e la forma della vettura non premiano dal punto di vista dell’insonorizzazione, lasciando trasparire qualche fruscio di troppo soprattutto in prossimità degli specchietti. L’esperienza di guida e perciò molto particolare, per un mix di fattori tra i quali l’elevata seduta, la stazza del veicolo, la propulsione elettrica e l’arredo degli interni. Non manca poi una suite di ADAS completa, per supportare negli spostamenti autostradali. Da segnalare però una certa “spugnosità” nel pedale del freno, che non sempre riesce a comunicarci esattamente come interviene sui dischi e con quanta potenza effettivamente cerca di rallentare la vettura. Nel retro sono disponibili sono i freni a tamburo, come per altre vetture costruite sulla piattaforma MEB.

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Dal punto di vista della ricarica, VW ID.Buzz è la vettura elettrica della casa tedesca che raggiunge il miglior valore per delle colonnine HPC, ad alta potenza. È infatti in grado di accettare fino a 170 kW in corrente continua, da una presa CCS Combo 2, il che la porta a passare (teoricamente) dal 10 all’80% in meno di mezz’ora. In alternativa, risulta disponibile la ricarica AC fino ad un massimo di 11 kW, per circa 8 ore di ricarica.

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Autonomia e prezzi

Con una stazza e un peso di questo tipo, non si possono aspettare miracoli dal punto di vista dell’efficienza – sebbene il Cx risulti di soli 0,285, un valore record per la categoria. I consumi medi si attestano su circa 21 kWh/100 km in città e possono salire fino a 30 kWh/100 km in autostrada. Con i 77 kWh netti della batteria è in grado perciò di percorrere tra i 360 e i 250 km in condizioni reali, contro i 410 km dichiarati in ciclo WLTP. Con piede gentile e temperatura ideale, potrebbe riuscire a raggiungere valori migliori, considerando i circa 8 gradi esterni e il perenne funzionamento della pompa di calore (di serie).

Il listino di nuova Volkswagen ID.Buzz parte da una base di 67.390 euro in allestimento Pro, con cerchi in lega da 18”, fari LED, sensori di parcheggio e sistema multimediale da 10”. Con la versione Pro+ che vedete in foto (da 71.390 euro), si guadagnano anche le portiere posteriori automatizzate, schermo centrale da 12”, portellone posteriore automatico, fari LED IQ.Matrix e vernice bicolore.

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