In occasioni della Giornata mondiale dei malati di lebbra sono stati diffusi numeri molto preoccupanti per una malattia che nel sentore comune si pensa essere stata debellata. Anche se la malattia sia oggi curabile, rimane una serio problema in diversi Paesi dell’Africa, dell’Asia e dell’America latina, dove le condizioni socioeconomiche precarie ne favoriscono la diffusione e la trasmissione ma, a sorpresa, anche in alcune zone degli Stati Uniti con un boom di casi registrati in Florida.
Secondo i dati forniti dall’Oms, le diagnosi di lebbra nel corso del 2022 sono state ben 174.087. Al primo posto per casi registrati c’è l’India con 103.819 persone colpite, seguita a lunga distanza dal Brasile con 19.635 e dall’ Indonesia (12.441). Questi tre Paesi da soli rappresentano il 78,1% del totale dei casi nel mondo. Oltre mille casi vengono segnalati in Bangladesh, Etiopia, Filippine, Madagascar, Myanmar, Mozambico, Nepal, Nigeria, Repubblica Democratica del Congo, Somalia, Sri Lanka, Tanzania. Ma a fare sensazione sono i dati relativi agli Stati Uniti. Nella ricca Florida la malattia è infatti divenuta endemica. L’incidenza è aumentata notevolmente con gli Usa che hanno più che raddoppiato il numero di casi registrati negli Stati del Sud-Est, specialmente in Florida appunto con uno studio che spiega come la maggior incidenza dei casi di lebbra si stia verificando anche in assenza di fattori di rischio tradizionali. «Nel mondo il 5,1% dei nuovi casi sono bambini, una percentuale ancora alta che dimostra come la catena di trasmissione sia ancora attiva, con un aumento del 14,6% rispetto all’anno precedente», spiega l’Associazione italiana Amici di Raoul Follereau.