Manca poco meno di una settimana al debutto di sabato 3 febbraio allo Stadio Olimpico di Roma dell’Italrugby che incontrerà l’Inghilterra (per chi volesse seguire l’evento dalle ore 15.15, diretta TV8 e Sky Sport), nel primo turno del Guinness Sei Nazioni. Un’occasione che ogni anno porta nella Capitale gli amanti di questo sport, per tifare gli Azzurri nel doppio appuntamento casalingo del 2024.
Entusiasmo alle stelle
Al pari del tennis e del calcio, da anni gli Azzurri del Rugby stanno trascinando folle entusiaste tanto che a soli cinque giorni dalla venticinquesima edizione, sono oltre centoventimila i biglietti già venduti per le due partite interne dell’Italia che, dopo la sfida inaugurale contro il XV della Rosa, tornerá davanti ai propri tifosi nella quarta giornata, il 9 marzo, quando all’Olimpico sarà di scena la Scozia in una delle grandi classiche del Torneo.
Il torneo vedrà Gonzalo Quesada alla prima uscita da CT della Nazionale, un battesimo emozionante per lui che verrà virtualmente abbracciato dal calore dei tanti presenti.
Il tifo “Azzurro”
Lo stesso che accoglierà gli Azzurri per la gara contro l’Inghilterra, medaglia di bronzo alla Rugby World Cup francese dello scorso autunno, in un Olimpico vestito a festa, con il pubblico destinato a crescere sino al calcio d’inizio, con i biglietti disponibili ancora in vendita online su TicketOne e botteghini dello Stadio Olimpico aperti dalla mattina di sabato 3 febbraio.
Il cuore d’oro dei nostri giocatori
In attesa della prima partita, due dei nostri azzurri Marco Zanon (17 presenze) e Giacomo Nicotera (15 ‘caps’), insieme alla collega della nazionale femminile Aura Muzzo, hanno preso parte a una visita nella Casa Circondariale di Ferrara, struttura in cui è attivo il progetto Rugby Oltre le Sbarre, attualmente presente in sedici istituti penitenziari in tutta Italia.
Grazie a questo progetto, i detenuti hanno la possibilità di allenarsi e di conoscere il mondo del rugby nonostante la misura restrittiva cui sono sottoposti, possono partecipare ai corsi per ottenere la qualifica di arbitro. Il 2023 ha visto ad ottobre, il debutto al di fuori della struttura per un arbitro che aveva ottenuto il diploma durante la detenzione e che era ancora soggetto a questo regime di limitazione della libertà personale.
Muzzo, Zanon e Nicotera hanno conosciuto i detenuti della struttura e li hanno guidati, assieme ai tecnici che solitamente tengono gli allenamenti che si svolgono due volte a settimana, attraverso esercizi atletici, tecnici e vere e proprie fasi di gioco. La richiesta della visita nella struttura in cui era attivo il progetto e di poter seguire una sessione di allenamento, era arrivata direttamente dai tre Azzurri che hanno espresso la volontà di restituire in un ambito sociale di rilevanza ciò che hanno imparato sui campi a livello di club, di franchigie e di nazionale. Tre cuori d’oro orgoglio dello sport italiano.