Ha pestato a sangue la moglie davanti alla figlia di soli 7 anni, ferendola in modo serio al volto poi, non pago, si è rivolto ancora una volta alla donna mentre i poliziotti intervenuti sul posto dopo una segnalazione lo trascinavano via: “Stai bene attenta a quello che fai e che dici, perché altrimenti poi sai che cosa ti succede”. Protagonista in negativo della vicenda è un 34enne originario di El Salvador, che è stato tratto in arresto dagli agenti del reparto Volanti di Como con l’accusa di lesioni, maltrattamenti in famiglia e resistenza a pubblico ufficiale.
Stando a quanto riferito dalle autorità, i fatti si sono verificati nella notte tra gli scorsi sabato 27 e domenica 28 gennaio: sono all’incirca le 2 del mattino, quando al 112 arriva una richiesta di intervento per un episodio di violenza domestica che si stava consumando all’interno di un appartamento sito nella zona di Camerlata, nella periferia sud di Como.
A contattare le forze dell’ordine è la madre della vittima, ancora fortemente sotto choc nel momento in cui apre la porta per far entrare in casa i poliziotti: la signora trova solo la forza di indicare loro il luogo in cui stava avvenendo il massacro. Gli uomini in divisa colgono il 34enne in flagranza di reato: l’uomo stava tenendo per i capelli la moglie con una mano, mentre con l’altra infieriva su di lei sferrandole dei pugni diretti al volto e causandole un copioso sanguinamento. A fatica riescono ad allontanare il facinoroso dalla donna, ma devono vincere comunque le sue ultime resistenze, dato che loro stessi diventano il nuovo obiettivo della furia del salvadoregno.
Dopo essere riusciti a bloccare l’aggressore, i poliziotti contattano il 118 per richiedere l’intervento di un ambulanza e trasportare la vittima, una donna di 33 anni anch’ella originaria di El Salvador, all’ospedale di San Fermo della Battaglia: qui la donna riceve una prognosi di 40 giorni a causa delle gravi ferite riportate durante il pestaggio subito ad opera del marito. Poco prima di essere portato in manette fuori di casa, l’uomo ha rivolto un’ultima minaccia alla moglie, totalmente incurante non solo del fatto che la figlia di 7 anni fosse ancora lì ad assistere alla scena, ma anche della presenza degli stessi agenti: “Fai molta attenzione a quello che fai e che dici perché sai cosa ti succede”.
Gli inquirenti hanno raccolto le testimonianze dei presenti, ovvero la madre della 33enne, la sorella, il cognato e alcuni bambini: grazie al loro racconto è emersa una vicenda fatta di abusi domestici quotidiani che si protraevano oramai da anni: la donna non aveva mai trovato il coraggio di denunciare per il timore di subire ripercussioni da parte del violento marito. Dopo le operazioni di identificazione in Questura, il responsabile, individuo con una serie di precedenti alle spalle, è stato dichiarato in stato di fermo e trasferito presso la Casa circondariale di Como.