“Non ho dormito…”. Sinner il giorno dopo il trionfo agli Australian Open

"Non ho dormito...". Sinner il giorno dopo il trionfo agli Australian Open

Il day after di Jannik Sinner inizia con un sorriso, così come si era chiusa ieri la sua storica impresa agli Australian Open, riportando l’Italia a conquistare un torneo del Grande Slam, 48 anni dopo la vittoria di Adriano Panatta al Roland Garros.

“Non ho dormito molto, ma è bellissimo essere qui, in questa splendida giornata, per celebrare un traguardo incredibile, raggiunto assieme al mio team”. Così il tennista altoatesino parlando con la stampa australiana all’indomani del trionfo nel primo Slam stagionale. Oggi l’azzurro è stato protagonista del tradizionale shooting fotografico con la coppa al Royal Botanical Garden di Melbourne, dedicandosi anche ai media locali e ai tanti appassionati australiani che hanno fatto il tifo per lui.

“Sono il più giovane tennista a vincere qui dal 2008, dal primo titolo di Novak Djokovic? Non penso che il suo record di dieci trionfi sia raggiungibile. Per adesso sono contento così, di potere tenere questa coppa in mano”, aggiunge il tennista altoatesino, che per il titolo a Melbourne ha superato in rimonta e in cinque set il russo Medvedev. “Non se siamo di fronte ad un cambio della guardia, è difficile prevedere cosa accadrà in futuro – sottolinea ancora il campione azzurro -. Ma posso dire di essere contento di far parte della nuova generazione, perché sono quello di cui lo sport ha bisogno. Come ho festeggiato ieri? Dopo la finale siamo andati a mangiare qualcosa, ma non abbiamo fatto niente di speciale. Ci siamo coricati tardi, quello sì, ma per una volta va bene”.

Il suo ringraziamento a caldo alla famiglia è piaciuto anche alla stampa locale: “I miei genitori mi hanno sempre sostenuto e mi hanno sempre aiutato a chiarirmi le idee quando ero combattuto tra la racchetta, il pallone e lo sci. A 13 anni ho preferito il tennis perché ti dà più tempo, a differenza dello sci ti perdona un errore. E poi, semplicemente, perché in questo sport sentivo che avrei potuto fare la differenza”.

Poi il campione azzurro si ritrova a fare i conti anche con le domande di un bambino selezionato dalla federtennis nazionale: “La mia fonte d’ispirazione è stato Roger Federer, non solo per la sua classe, ma anche per il suo modo educato e rispettoso di porsi nei confronti degli altri, dagli arbitri agli avversari passando per il pubblico. La cosa più importante – conclude – è circondarsi delle persone migliori e poi affrontare tutto con il sorriso”.

Quando torna in campo Sinner

Messo in bacheca il primo titolo Slam della carriera, Sinner andrà a caccia delle prime tre posizioni della classifica. Di sicuro centellinerà le energie, puntando soprattutto ai tornei più importanti e sporadicamente sarà in campo in tornei 250 e 500. Ufficialmente il tennista italiano era iscritto in due appuntamenti che si disputeranno a livello indoor nel mese di febbraio.

Secondo le ultime entry list pubblicate dall’ATP, Sinner avrebbe dovuto partecipare all’ATP 250 di Marsiglia (dal 5 all’11 febbraio). Nel pomeriggio gli organizzatori del torneo hanno annunciato il forfait di Jannik. A questo punto il rientro in campo avverrà al 500 di Rotterdam (dal 12 al 18), che lo vide finalista lo scorso anno, battuto in tre set da Medvedev. Nel mezzo bisognerà sciogliere il nodo Sanremo, dopo l’invito di Amadeus a partecipare a una delle puntate del Festival.

Di sicuro salterà i tornei di Doha e Dubai, concedendosi qualche settimana solo di allenamenti che saranno fondamentali per i due Masters 1000 americani di marzo, Indian Wells e a Miami, due tornei nei quali, l’azzurro ha tanti punti da difendere. Proprio lo scorso anno, Sinner raggiunse prima le semifinali in California e poi la finale in Florida, dove batté Alcaraz, prima di essere sconfitto da Medvedev.

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