Era salito alla ribalta delle cronache nazionali tagliando di netto le colonnine degli autovelox, di solito con l’utilizzo di un flessibile. Adesso però Fleximan, o più probabilmente qualche suo emulo, sembrerebbe aver cambiato metodo: più che tagliare i rilevatori di velocità, appare intenzionato a sradicare gli “speed check” a e lasciarli sul terreno. L’ultimo episodio in ordine cronologico si è verificato nelle scorse ore a Carpi, nell’hinterland modenese: stando a quanto riporta la stampa locale, qualcuno ha infatti colpito il velox installato in via Cavata. O meglio, la colonna arancione (denominata per l’appunto “speed check”, per dirla in inglese) nella quale vengono posizionati gli strumenti che rilevano la velocità dei veicoli in transito da settimane finiti nel mirino di Fleximan. Il vandalo si è accanito a quanto pare contro una delle postazioni-velox installate al di fuori della carreggiata, sradicandola e lasciandola sul posto in posizione orizzontale.
Un modo per far sì che l’apparecchio al suo interno non potesse rilevare l’eventuale superamento dei limiti di velocità da parte dei veicoli in transito (e di conseguenza elevare sanzioni). Per un raid che si sarebbe tuttavia rilevato inutile, in quanto in quel frangente lo speed check preso di mira era a quanto sembra vuoto: non c’era alcun velox, al suo interno. Sull’accaduto starebbe a quanto pare già indagando la polizia locale: a breve gli agenti dovrebbero passare al setaccio i filmati girati dalle telecamere del circuito di videosorveglianza, alla ricerca di eventuali indizi volti a risalire all’identità del “Fleximan emiliano”. Ma questo “nuovo” modus operandi non sembrerebbe un inedito assoluto a livello nazionale, perlomeno negli ultimi due giorni: sarebbero infatti stati sradicati altri due speed check situati rispettivamente in provincia di Belluno e in provincia di Mantova, per restare nell’ambito del Nord-Italia
Un fenomeno che sta insomma prendendo sempre più piede, per quanto di recente sia stato individuato il Fleximan che colpiva in Piemonte. E già la scorsa settimana a Radio 24, il vice-ministro Galeazzo Bignami aveva parlato a tutto tondo della regolamentazione degli velox, poco prima dell’annuncio della direttiva voluta dal vice-premier Matteo Salvini. “Sarà una misura restrittiva nei confronti degli autovelox posti dove non ha senso porli – le parole dell’esponente di Fratelli d’Italia, dopo aver condannato i blitz di Fleximan – noi crediamo che devono essere necessariamente correlate alla presenza di fenomeni che devono essere contrastati. E non magari su percorsi a lunga percorrenza dove non c’è un ricorrere di incidenti che non ne giustificano la presenza“.