“È la fine di Chiara Ferragni”. Ecco perché l’influencer è caduta dal suo Olimpo

“È la fine di Chiara Ferragni”. Ecco perché l’influencer è caduta dal suo Olimpo

Se è davvero la fine di Chiara Ferragni? Secondo me sì“. Inizia così l’intervista fatta dal sito Open a Federico Mello, giornalista Rai che in tempi non sospetti, probabilmente quando l’influencer era all’apice della sua parabola, ha scritto un libro sull’influencer dai toni critici, in un momento in cui chiunque ne tesseva le lodi. Ed è stato forse questo uno degli elementi che l’hanno portata, oggi, a una rovinosa caduta dall’Olimpo. Il racconto di e su Ferragni, spiega il giornalista, “è sempre stato megalomane. Un po’ per una sua strategia di marketing, un po’ perché anche i giornali e la tv, quando si avvicinavano a lei, lo facevano con toni megalomani“.

A differenza di altri influencer, infatti, Ferragni ha costruito tutto il suo successo sulla sua persona, accentrando a sé qualunque comunicazione. “Può solo fotografare sé stessa. E se il brand ha subìto danni seri fatichi a riprenderti. Sicuramente non c’è più il ‘mega racconto’ che l’ha portata nell’Olimpo mediatico“, ha spiegato Mello, che ha messo in evidenza la strategia comunicativa di Ferragni che, come sempre accade in questi casi, va a riparare sui figli. “Io penso che di tutte le critiche che si possono fare alla Ferragni una è lo ‘sharenting’, ovvero l’uso commerciale dei propri bambini. Se si analizzano i post, in quelli con i figli ci sono il doppio dei like. Chiaro che ci sia una strategia commerciale“, prosegue Mello, che non risparmia un’aspra critica all’influencer proprio sulla questione bambini.

Questi bambini vengono spalmati in tutti i profili, come degli asset commerciali: sui profili dei loro genitori, su quello delle sorelle, quello di Fedez e perfino su quello che era il profilo del loro cane, Matilda“, sottolinea il giornalista, che poi punge Ferragni sul caso Balocco: “Sembra paradossale che una madre che ha sfruttato i suoi figli come in un Truman Show sia caduta poi per una finta comunicazione su dei bambini malati“.

Secondo Mello, la moglie di Fedez è riuscita a fare il “salto” perché “ha scelto di prendere posizione politicamente. Su diritti civili, parità uomo-donna. Poco altro, non ha mai detto una parola sull’ambiente“. Questo l’ha resa, insieme al malloppo di follower, una voce autorevole nell’arena pubblica con un certo potere mediatico ma, prosegue il giornalista, “il dubbio, avanzato da me e pochi altri critici, è che questo fosse strumentale al marketing. Anche perché fai una presa di posizione sulla parità di genere ogni due mesi e questa è soffocata da mille post pubblicitari: mi viene in mente che è fatta per parlare a target specifici“.

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