L’Europa conquista la 24 ore di Daytona: la Porsche #7 condivisa dall’equipaggio: Cameron, Campbell, Newgarden e Nasr è la prima vettura a tagliare il traguardo; Ferrari prima nella classe GTD Pro e seconda nella GTD. Con tutte e cinque le vetture all’arrivo allo scadere delle 24 ore, Antonello Coletta, global head of Endurance and Corse Clienti di Ferrari, si conferma l’eroe dei due mondi. “Il successo alla 24 Ore di Daytona, un anno dopo il difficile debutto della 296 GT3 avvenuto proprio su questa pista – commenta Coletta – è un risultato straordinario che ripaga dell’enorme lavoro dei nostri ingegneri, dei nostri partner tecnici e di tutte le squadre e i piloti che hanno lavorato duramente per portare la 296 GT3 al livello di competitività che ha dimostrato oggi, ma che già lo scorso anno aveva lasciato intravvedere. L’affidabilità delle cinque vetture che hanno affrontato la gara è stata impeccabile e vederle tutte tagliare il traguardo è una grande soddisfazione”.
Per Ferrari si tratta della terza vittoria in meno di un anno ad una 24 ore: Le Mans con la 499P e quella del Nürburgring proprio con la 296 GT3. Un risultato che conferma Ferrari come regina indiscussa dell’endurance. Porsche prima assoluta in Florida, dopo dieci anni di attesa. Per gran parte della gara ha dovuto lottare con la Cadillac V-Series.R #31 di Derani, Aitken e Blomqvist. Terza classificata: l’Acura ARX-06 #40 con Taylor, Deletraze e Herta.
La Classe GTD Pro è quella che ha fatto registrare le battaglie più entusiasmanti con la sfida tra la Ferrari 296 #62 del team Risi Competizione, affidata all’equipaggio Daniel Serra, Davide Rigon, Alessandro Pier Guidi e James Calado e la BMW M4 racing #1 Paul Miller con Bryan Sellers, Madison Snow, Neil Verhagen e Sheldon van der Linde.
La vettura del team Risi ha viaggiato di conserva nelle prime ore di gara aumentando il ritmo già in serata. Alla settima ora Serra procedeva alle spalle della Ford Mustang GT3 con Mike Rockenfeller e precedeva la gemella #65 di Dirk Mueller. Alla 22esima ora, la BMW M4 GT3 #1 del Paul Miller Racing, tra i favoriti alla vittoria di classe, aveva problemi ai box con il fissaggio di una ruota ed era costretta a una nuova sosta perdendo tempo.
Un’occasione che permetteva a Serra di portarsi a quasi un giro sulla Porsche AO Racing #77 di Laurin Heinrich. Un vantaggio che veniva dilapidato a causa della bandiera gialla esposta nel momento in cui la Lexus di Parker Thompson prendeva fuoco subito dopo l’uscita dei box. Quando il percorso tornava libero Serra allungava sugli insegutori e chiudeva la gara, dopo 733 giri, con 35” di distacco su Heinrich e i suoi compagni di squadra: Priaulx e Christensen. Per Van der Linde, Sellers, Snow e Verhagen, il terzo gradino del podio con due giri di distanza. Quarto: Gunn sull’Aston Martin Vantage GT3 EVo #23 insieme ai compagni di squadra Riberas e Farnbacher. Per il team Ferrari, a completare un fine settimana da incorniciare, il secondo posto in classe GTD di AF Corse e il terzo di Conquest Racing, che si piazzava davanti alla Ferrari di Triarsi Competizione. Piazzamenti di prestigio che hanno reso omaggio alla Casa di Maranello che qui a Daytona, un anno fa, aveva portato al debutto assoluto la 296 GT3.