L’ideologia green, o meglio, il vandalismo in nome del cambiamento climatico arriva perfino al museo Louvre di Parigi. Questa volta, a finire nel mirino degli eco-teppisti, è il vetro della Gioconda di Leonardo da Vinci. La maestosità dell’opera dell’artista italiano, simbolo dell’arte italiana e gioiello del museo parigino, non riesce a fermare il teppismo in salsa green. Questa mattina hanno lanciato una zuppa sul vetro blindato che protegge la nota opera d’arte.
Non è la prima volta che le “proteste” – ormai vere e proprie azioni vandaliche – si scagliano contro i musei e, più in generale, contro i luoghi della cultura. Questa volta, però, a colpire è l’obiettivo degli ambientalisti: la Gioconda e il Museo del Louvre, a Parigi. Le due donne protagoniste del blitz sono riuscite, nell’arco di pochi minuti, a oltrepassare la barriera che protegge uno dei quadri più famosi al mondo dopo aver prontamente lanciato il contenuto di buste che avevano con sé – probabilmente una zuppa – contro la protezione trasparente del quadro.
ALERTE – Des militantes pour le climat jettent de la soupe sur le tableau de La Joconde au musée du Louvre. @CLPRESSFR pic.twitter.com/Aa7gavRRc4
— CLPRESS / Agence de presse (@CLPRESSFR) January 28, 2024
Le due “guerriere” green indossavano una maglietta con una scritta in evidenza: “Risposta alimentare”. Una delle due donne ha gridato: “Cosa c’è di più importante? L’arte o diritto al cibo sano e sostenibile”. L’altra, a stretto giro e con sprezzo del ridicolo, ha rilanciato: “Il nostro sistema agricolo è malato”. Entrambe, dopo aver gridato più volte i loro slogan preferiti, hanno alzato la mano destra in segno di protesta. Il tutto, mente gli addetti del museo chiedevano ai presenti di lasciare il museo, è stato immortalato dalle telecamere e dai cellulari dei visitatori. A poco sono serviti i pannelli neri che, pochi secondi dopo il blitz, sono stati portati per nascondere la scena alla vista dei presenti.
Purtroppo, non è la prima volta che la celebre opera di Leonardo da Vinci finisce negli obiettivi più ambiti degli eco-vandali internazionali. Il quadro, meta di migliaia di turisti ogni anno, è sotto una teca dal 2005 ma è stata più volte oggetto, solo negli ultimi anni, di atti vandalici. Nel maggio 2022, l’ultimo esempio in ordine cronologico, l’opera è stata bersaglio di una torta alla crema. L’ultima mossa degli attivisti green, questa volta con una zuppa come strumento, è l’ennesima dimostrazione di una ignoranza tale che rappresenta un fil rouge di tutte le proteste dogmatiche sul cambiamento climatico e transizione energetica.