Soldati americani uccisi sul confine tra Siria e Giordania in un attacco coi droni

Soldati americani uccisi sul confine tra Siria e Giordania in un attacco coi droni

Tre soldati dell’esercito Usa hanno perso la vita e almeno due dozzine sono rimasti feriti in un attacco con droni, durante la notte, contro un piccolo avamposto americano. Inizialmente la base attaccata era stata localizzata in Giordania, e le vittime facenti parte di una missione di consulenza e assistenza che gli Stati Uniti svolgono a supporto di Amman. L’attacco, tuttavia, non sarebbe avvenuto sul suolo giordano ma in Siria.

L’attacco poco al di là del confine

Ad affermarlo è Muhannad Al Mubaidin, portavoce del governo giordano che, parlando all’emittente pubblica giordana Al-Mamlaka, ha affermato che l’attacco ha preso di mira la base americana di al-Tanf in Siria, riferisce Reuters, citata dal Guardian. Il presidente statunitense Joe Biden aveva detto in precedenza che l’attacco era avvenuto nel nord-est della Giordania, vicino al confine siriano. I tre, ad oggi, sarebbero le prime vittime americane in Medio Oriente all’interno della nuova crisi a Gaza. Il drone che ha preso di mira le forze americane proverrebbe dalla Siria, secondo quanto riportato da Al Arabiya, citando sue fonti.

La base si trova nella zona del governatorato di Homs, a circa 24 km a ovest del valico di al-Walid. Si tratta della complessa area che prevede una zona di decompressione lungo il confine tra Siria e Iraq e quello tra Giordania e Siria. La guarnigione americana è di stanza lungo la M2, ovvero l’autostrada Baghdad-Damasco. All’interno di questa area si trova il campo profughi di Ruckban, dove sono stati collocati gli sfollati interni siriani. Le forze Usa si trovano nell’avamposto dal 2016, quando all’interno della guerra civile siriana sono qui giunti ad addestrare i combattenti anti-ISIS. La base e continua a servire come quartier generale delle forze che combattono lo Stato Islamico e ospita un contingente di almeno duecento soldati americani che operano all’interno della Combined Joint Task Force-Operation Inherent Resolve.

Il bilancio dell’attacco

Il Comando Centrale degli Stati Uniti ha confermato che tre soldati sono stati uccisi e 34 feriti in un attacco che “ha avuto un impatto su una base nel nord-est della Giordania“. La Cnn riporta che a partire da venerdì, ci sono stati più di 158 attacchi contro gli Stati Uniti e le forze della coalizione in Iraq e Siria, anche se i funzionari Usa hanno descritto il costante lancio di droni, razzi e missili come infruttuosi in quanto spesso non hanno causato lesioni gravi o danni alle infrastrutture. Quello di questa notte sembra essere il primo attacco noto alla Torre 22, da quando sono iniziati gli attacchi contro gli Stati Uniti e le forze della coalizione il 17 ottobre, ha aggiunto l’emittente.

L’attacco che ha ucciso i tre soldati Usa sarebbe stato effettuato da “gruppi militanti radicali sostenuti dall’Iran che operano in Siria e Iraq“: a riferirlo il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, in una nota. “Oggi il cuore dell’America è pesante – dice Biden – la scorsa notte, tre militari statunitensi sono stati uccisi – e molti sono stati feriti durante un attacco aereo senza pilota contro le nostre forze di stanza nel nord-est della Giordania, vicino al confine con la Siria. Mentre stiamo ancora raccogliendo i fatti di questo attacco, sappiamo che è stato effettuato da gruppi militanti radicali sostenuti dall’Iran che operano in Siria e Iraq“, scrive il presidente Usa.

La rivendicazione da parte della “Resistenza islamica in Iraq”

Questa mattina all’alba, il sedicente gruppo della Resistenza islamica in Iraq avrebbe rivendicato un doppio attacco ad al-Tanf e alla Rukban base, entrambe nei pressi della Torre22.

Nel comunicato, il gruppo afferma: “Nel nome di Dio, il più clemente, il più misericordioso. È stato dato il permesso a coloro che combattono perché hanno subito un torto e, in effetti, Dio è Potente da concedere loro la vittoria. In continuità con il nostro approccio di resistenza alle forze di occupazione americane in Iraq e nella regione, e in risposta ai massacri dell’entità sionista contro il nostro popolo a Gaza, i Mujaheddin della Resistenza Islamica in Iraq hanno attaccato all’alba di oggi, domenica 28 gennaio 2024, utilizzando droni, quattro basi nemiche, tre delle quali in Siria (la base di Al-Shaddadi, la base di Al-Rukban, la base di Al-Tanf e la quarta base all’interno dei nostri territori palestinesi occupati, che è la base navale di Zevulun). La Resistenza conferma la sua continuazione nel distruggere le roccaforti nemiche“.

La reazione della Casa Bianca

I tre soldati Usa uccisi “erano patrioti nel senso più alto del termine. E il loro ultimo sacrificio non sarà mai dimenticato dalla nostra nazione“, “porteremo avanti il loro impegno nella lotta al terrorismo. E non abbiate dubbi, chiederemo conto a tutti i responsabili nel momento e nel modo da noi scelti“. “Jill e io – scrive Biden riferendosi alla firse lady – ci uniamo alle famiglie e agli amici dei nostri caduti e agli americani in tutto il Paese nel piangere la perdita di questi guerrieri in questo attacco spregevole e del tutto ingiusto“. “Questi membri del servizio incarnavano il meglio della nostra nazione: incrollabili nel loro coraggio. Inflessibili nel loro dovere. Inflessibili nel loro impegno nei confronti del nostro Paese, mettendo a rischio la propria sicurezza per quella dei loro connazionali e dei nostri alleati e partner con i quali combattiamo il terrorismo. E’ una lotta che non cesseremo“. E ancora, ha aggiunto il presidente “Insieme, manterremo il sacro obbligo che abbiamo nei confronti delle loro famiglie. Ci sforzeremo di essere degni del loro onore e valore. Porteremo avanti il loro impegno nella lotta al terrorismo. E non abbiate dubbi, chiederemo conto a tutti i responsabili nel momento e nel modo da noi scelti“, conclude.

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